(Sarzana 1590-1640) erudito e poligrafo italiano. Compose versi latini (Silvarum libri IV, 1622) e Prose vulgari (1620) di vario argomento. La sua opera maggiore è il trattato Dell’arte historica (1636), che compendia la concezione barocca di una storiografia basata sulla «ragion di stato», e offre spunti di critica letteraria. È noto inoltre per il saggio su La congiura del conte Giovanni Luigi Fieschi (1629).