(Göppingen 1921 - Costanza 1997) storico della letteratura e saggista tedesco. Studioso di estetica, insegnò filologia romanza all’università di Costanza; fu il fondatore e maggiore esponente della «teoria della ricezione», che pone il destinatario al centro della comprensione del fatto letterario. Secondo le tesi sostenute da J., l’«efficacia» di un’opera si misura in rapporto allo scarto innovatore che la caratterizza rispetto all’«orizzonte di attesa» di un determinato periodo storico; questa contrapposizione verrà però in seguito mitigata. Tra le sue opere si ricordano: Perché la storia della letteratura? (Literaturgeschichte als Provokation der Literaturwissenschaft, 1967), Apologia dell’esperienza estetica (Kleine Apologie der Ästhetische Erfahrung, 1972), Alterità e modernità della letteratura medievale (Alterität und Modernität der mitteralterlichen Literatur, 1977), Esperienza estetica ed ermeneutica letteraria (Ästhetische Erfahrung und literarische Hermeneutik, 1977 e 1982), la sua opera teorica più importante, ed Estetica della ricezione (Rezeptionsästhetic und literarische Kommunikation, 1979).