(Torino 1908 - Londra 1998) storico e critico della letteratura italiana. Docente in Italia, quindi nelle Università di Oxford e Londra, ha curato importanti edizioni di testi delle origini e di scritti di P. Bembo. La sua attività di studio, fondata su un’originale impostazione delle coordinate storiche e geografiche che presiedono allo sviluppo della letteratura italiana, incrocia la sapienza filologica con il gusto raffinato e la splendida capacità di scrittura. Il risultato più cospicuo è il volume Geografia e storia della letteratura italiana (1967). Di particolare interesse sono gli studi sul periodo umanistico e rinascimentale: Pietro Bembo (1967), Gli umanisti e il volgare fra Quattro e Cinquecento (1968), Machiavellerie. Storia e fortuna di Machiavelli (1980), Appunti su arti e lettere (1995), Aldo Manuzio umanista e editore (1995). Ha pubblicato anche Appunti sui moderni. Foscolo, Leopardi, Manzoni e altri (1988, premio Viareggio), che raccoglie studi su grandi personalità letterarie dell’Ottocento italiano; Ricordo di Arnaldo Momigliano (1989) e Natalino Sapegno dalla Torino di Gobetti alla cattedra romana (1994). Tra gli scritti postumi, da segnalare Lezioni inglesi (2002), Scritti sul Bembo (2002), Boiardo e altri studi cavallereschi (2003).