Dominique Venner (1935–2013) è stato uno storico, giornalista e scrittore francese, vincitore di premi e riconoscimenti per la sua opera saggistica. Autore prolifico, ha dedicato gran parte della sua vita allo studio della storia militare, politica e della civiltà europea, con uno stile limpido, documentato e profondamente ispirato da una visione identitaria dell’Occidente.
In gioventù fu membro dell’Organisation de l'armée secrète (OAS) e successivamente si avvicinò al nazionalismo europeo, prima di ritirarsi dall’attivismo politico per dedicarsi interamente all’attività intellettuale. Negli anni ha costruito una solida reputazione come studioso indipendente, estraneo al conformismo accademico e ideologico.
Tra le sue opere più rilevanti si ricordano Storia e tradizione degli europei, Il bianco sole dei vinti, Il samurai d’Occidente e Baltikum. L’insurrezione delle legioni bianche, saggi in cui si intrecciano analisi storiche, riflessioni culturali e una visione “tragica” della storia europea, fondata sui concetti di onore, destino e continuità.
Fu fondatore e direttore della rivista La Nouvelle Revue d’Histoire, bimestrale di approfondimento storico, di cui era redattore capo al momento della sua morte. Il 21 maggio 2013 si tolse la vita nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi, in un gesto simbolico e politico che suscitò forte eco mediatica e rinnovò l’interesse per il suo pensiero.
La sua opera rimane un punto di riferimento per chi cerca una lettura alternativa della modernità e delle radici profonde della civiltà europea.