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Concordo con Raffaella, trovo il film piuttosto affascinante. Oserei metterlo a cavallo tra Il rito con Anthony Hopkins e L'esorcismo di Emily rose con Tom Wilkinson. Rispetto a Raffaella aggiungo una stella...
Durante un esorcismo la vittima posseduta profetizza il nome della prossima incarnazione dell’Anticristo: si tratta di uno scrittore ateo, convinto che non esistano il bene e il male assoluti, e che le cosiddette “possessioni demoniache” nascondano in realtà problemi psichiatrici. Avvicinato quindi da un gruppo di esorcisti, lo scrittore è riluttante a credere alle loro parole, finché lui stesso scoprirà l’esistenza di quel male assoluto in cui non ha mai voluto credere. Sfortunatamente l’unico modo di salvarsi dai progetti del diavolo sarebbe morire prima che possa attuarli. E’ un horror sofisticato, mai troppo spaventoso, anche se riesce ad essere inquietante nelle atmosfere. Se vi piace il genere, apprezzerete certe inquadrature insolite e soprattutto l’impegno del regista ad evitare ragazzine che si arrampichino sul soffitto o teste che ruotino di 360 gradi; ma se cercate qualche significato spirituale o addirittura uno spunto di natura teologica, allora molto meglio “Stigmate” o “Il terzo miracolo”. Winona Ryder fa il suo dovere, anche se era più a suo agio tra le braccia di Edward mani di forbice, e John Hurt si prende anche troppo sul serio. Ben Chaplin, per una volta, riesce ad essere quasi espressivo. Quasi.
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