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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
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Questo saggio precede “Come uccidere il padre. Genitori e figli da Roma a oggi”, della stessa Autrice ed edito nel 2017. Il sottotitolo del libro è ingannevole indicando “nel mondo antico”. Infatti, non vi sono trattati né gli Egizi, né le civiltà Mesopotamiche e nemmeno gli Ebrei della Bibbia. L’argomento è incentrato sul mondo Greco e su Atene in particolare, poiché le fonti a disposizione dell’Autrice ed il suo retroterra culturale, le fanno privilegiare questo ambito ed il periodo storico. Partendo dai miti delle divinità e degli eroi, trae considerazioni dalla poesia di Omero e di Esiodo, dalle tragedie greche e dalle commedie di Aristofane. Anche i filosofi le offrono spunti per illustrare l’argomento dei rapporti all’interno della rigida società patriarcale ateniese. Un saggio storico di facile lettura e di buona qualità, ma non uno dei migliori della Professoressa Cantarella.
L'autrice, molto brava, specifica " che questo libro non pretende di tratteggiare un quadro dei rapporti tra generazioni valido per tutta la Grecia antica, ma si limita alla sola città di Atene, in quanto " è la sola città di cui è possibile ricostruire con una certa completezza il sistema." Vale la pena di ricordare le parole di Medea tuttora attualissime in quanto bene esprimono quello che potrebbe essere lo stato d'animo dei migranti, per fame e per guerra, così umiliati da una Comunità Europea dimentica delle sue origine greche. Dice, dunque, Medea: " Voi qui avete patria, casa paterna, e amici, avete tutti i beni della vita. Io senza patria, io sola, in terra straniera,...non ho madre, non ho fratello, non ho parente ove trovare rifugio, in questa tempesta...Io dove rifuggo? Quale città mi accoglie? Chi mi concederà un asilo? Chi mi darà un ospizio salvo e fido?".
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