L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 4,80 €
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2012
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Salvo casi macroscopici, l'importanza di un evento è quasi sempre quantificabile in modo corretto solo a distanza di tempo, mentre chi si esprime in tempo reale corre il rischio di sottovalutare o di sopravvalutare. Lo stesso vale in fondo anche per la qualità di un libro o per la correttezza delle previsioni in esso contenute, ciò che rende spesso aleatoria l'arte del recensire un libro appena uscito. Più facile diventa il gioco di leggere un libro uscito, come in questo caso, ormai da una decina d'anni: si tratta di una lunga intervista concessa al giornalista Paolo Conti da Andrea Carandini, decano degli archeologi italiani, autore di numerosi testi sia scientifici sia divulgativi sul mondo antico e, all'epoca dell'intervista, presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali, carica da un lato onorifica dall'altro onerosa, perché tenuta in anni difficili per il mondo della cultura italiana (crisi economica, tagli lineari del ministro Tremonti, disastri della riforma Gelmini). Se a distanza di un decennio dall'uscita del libro alcuni passi in avanti sono stati fatti (pochi), la gran parte delle osservazioni e dei suggerimenti di Carandini resta tremendamente attuale e la sua analisi della situazione culturale, politica e sociale del nostro Paese pare scritta ieri. Del libro ho apprezzato in particolare due elementi: l'individuare nella scarsa presenza di una cultura politica liberale uno dei fattori-chiave del basso livello della nostra classe politica attuale e l'invito al pragmatismo e alla collaborazione tra partiti diversi almeno su alcuni principi di base della convivenza civile, come la promozione dell'istruzione e della cultura e la tutela del paesaggio e dell'eredità culturale del nostro ricco passato. In un periodo nel quale molti si stanno illudendo che la politica si migliori coi numeri (ad esempio riducendo il numero dei parlamentari), una persona colta, pragmatica e moderata ci aiuta a capire che ciò che ci serve sono le idee e la qualità.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore