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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2024
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"Firenze è come un albero fiorito che in piazza dei Signori ha tronco e fronde". Richiamo dantesco e pucciniano per questo libro dalla bella copertina. L’autore ha accolto l’invito di raccontare la città dov’è nato, vive e lavora. Lo ha fatto percorrendo le "sue" strade e sostando nelle "sue" piazze consegnandoci un itinerario di cose insolite, diverse dai luoghi più turistici e frequentati: “Non intendo costruire un itinerario. Racconto dove c’è cammino, cammino dove c’è racconto”. Manca, a mio parere, una piantina. “Stai bono sennò ti ciompo!”, risponderebbe forse Ciampi. Perdiamoci dunque a: piazza della Repubblica, piazza della Signoria, piazza Santa Croce, Ponte Vecchio, nel Corridoio Vasariano, alle Cascine e alle Murate. Conosciamo chi fece grande Florentia: Lorenzo il Magnifico, Pico della Mirandola, Poliziano, Beato Angelico, Girolamo Savonarola, Giotto, Masaccio, Dante, Benozzo Gozzoli, Ghiberti, Michelangelo, Cimabue, Galileo, Foscolo, Brunelleschi, Botticelli, Cellini, Filippino Lippi, La Pira, Don Milani, Terzani. Ricordiamo chi ospitò: intellettuali, editori, poeti, i futuristi. E sogniamo di poter gustare un buon caffè: alle Giubbe Rosse, da Paskowski, al Gran Caffè Doney. Scegliamo ciò che più ci garba tra il gelato (prodotto a Firenze fin dai tempi dei Medici), il lampredotto, i crostini di fegato, la fiorentina. Immaginiamo un Grand Tour tutto nostro tra: Palazzo Vecchio, Santa Maria del Fiore e la sua Cupola, Santa Maria Novella, il Cimitero degli Inglesi, lo Spedale degli Innocenti, il Convento di San Marco, la Basilica di Santa Croce, San Miniato, Palazzo Pitti, la Cappella Brancacci. Perché Firenze fu (anzi è) città dell’arte della seta, della concia delle pelli, di banchieri, mercanti e artisti.
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