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Anno edizione: 2016
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Titolo: Perché il Sud è rimasto indietroAutore: Felice EmanueleEditore: Il MulinoData: 2013 Il Mulino (Contemporanea duecentotrentatre); 2013; 9788815247926; brossura con risvolti ; 21,5 x 13,5 cm; pp. 258; ; Presenta leggeri segni d'uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, piccole imperfezioni ai piatti ; Buono (come da foto). ; L'Italia è divisa in due: Pil pro capite, condizioni di vita, diritti sociali, libertà civili dicono che il Mezzogiorno rimane arretrato rispetto all'Italia e all'Europa. Perché? Alcune spiegazioni parlano addirittura di una diversità genetica dei meridionali, o risalgono alla monarchia normanna; altre puntano il dito contro il Nord colpevole di aver sfruttato un Sud che prima dell'Unità sarebbe stato florido e avanzato; o chiamano in causa la sfavorevole collocazione geografica. Secondo Felice, sono state le classi dirigenti meridionali a ritardare lo sviluppo, dirottando le risorse verso la rendita più che verso gli usi produttivi. Al Sud occorre dunque modificare la società, spezzando le catene socio-istituzionali che la condannano all'arretratezza. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
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Dovendo elencare i pregi di questo libro la difficoltà sta tutta nel capire da dove cominciare: e' scritto molto bene, la lettura e' fluida e scorrevole ma questo deriva dal fatto che l'autore ha le idee chiare e si vede! La bibliografia e' eccellente, vi si trovano spunti per approfondire tutte le altre questioni che da quella meridionale si diramano. L' approccio analitico e' profondo e coerentemente strutturato;rappresenta la rielaborazione delle più recenti ricerche in campo politico e sociale. L' autore e' uno storico economico: il testo presenta dati e numeri elaborati con metodologie statistiche difficile da confutare e interpretati con grande rigore. Ma e' l' approccio interdisciplinare, di tipo quantitativo e qualitativo, che rende il ragionamento proposto un incastro quasi perfetto. Tre sono i concetti chiave esposti: modernizzazione passiva (quella del Meridione); Istituzioni economiche e politiche ( di tipo estrattivo); immobilismo delle classi dirigenti locali. In questi tre elementi si annidano i mali del Sud, come per dire che chi è causa del suo mal pianga se stesso. L' autore del libro e' meridionale e assegna al Mezzogiorno il dominio della sua sorte, nel passato come nel presente e nel futuro. Anche chi scrive e' meridionale e fa fatica a non essere d'accordo.
È un libro bellissimo. Appassionato, colto, attento, godibilissimo e di straordinaria ricchezza. Emanuele Felice è uno studioso di grande valore e uno scrittore straordinario; pensatore forte, mai corrivo. Davvero uno storico di razza. Uno dei libri più importanti usciti negli ultimi anni, fondamentale per capire l'Italia.
Libro molto interessante ed esaustivo che fa il punto sulle spiegazioni correnti della arretratezza del meridione. Felice è un autore appassionato e coltissimo che ama il meridione ed è contagioso nel suo desiderio di riscatto e di libertà. In alcuni punti è molto dettagliato nelle ricostruzioni dei dati che supportano le sue tesi: per chi non è interessato agli approfondimenti economici queste pagine si possono saltare senza perdere nulla dell'avvincente sviluppo della ricostruzione storica. Molto interessante anche la bibliografia. Dopo questo libro mi sono finalmente deciso a leggere 'Cristo si è fermato a Eboli'.
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