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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2006
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Ieri sera io e mio marito abbiamo visto questo film drammatico, intenso e soprattutto ben girato ed interpretato da un cast di attori professionisti. Il titolo prende il nome dallo spartito "Piano,solo" di Rachmaninoff che, improvvisando, Luca Flores deve suonare per superare l'esame del conservatorio fiorentino. Luca Folres ha un talento innato per la musica non solo classica, ma anche jazz. La musica è il suo mondo, quel mondo nel quale, anche in maniera autistica, si rinchiude per superare un dramma del passato che affonda le sue radici nel lontano Kenya. Ci tornerà in quella terra per dura necessità, perché la musica non riesce più ad "intrappolare" il passato, perché l'amore per Cinzia non è sufficiente per avviare una nuova vita. Il sogno di Luca è costruire una famiglia, quella che da quel tragico evento africano è stata frantumata, nonostante il padre tenga ancora uniti i suoi figli nelle ricorrenze da calendario. Luca, nel suo folle dolore, andrà incontro a quella tragedia familiare, tornerà a casa, tornerà alla sua musica, inciderà la sua ultima cassetta, scriverà lettere piene d'amore a suo padre e ai suoi fratelli, ma ... l'estrema soluzione è il rimedio al suo folle dramma interiore. Film tratto da una storia vera cui si deve il merito a W.Veltroni di averla condivisa grazie al suo romanzo "Il disco del mondo-vita breve di Luca Flores,musicista". Commoventi le scene finali del film che il regista R.Milani ha inserito e che la famiglia Flores ha voluto condividere.
Un film struggente, intenso, da brividi. Il cinema italiano è questo, un regista in gamba che ha saputo dirigere con sensibilità una storia (vera) stupenda. Non conoscevo questo grande artista ed è stato incredibile e meravigliosamente piacevole scoprirlo.
mi pare sia uno dei più straordinari film italiani degli ultimi quindici anni. Kim Rossi Stuart é andato OLTRE, l'intensità e la capacità di essere il eprsonaggio mi ricorda l'ianrrivabile Gian Maria Volonté. Merito a lui e a Milani, che ha diretto e sviluppato una storia che é Cinema prima di ogni altra cosa e quindi realtà profonda.Mi ha sbalordito la potenza e la capacità del film di inchiodarti: La storia tragica e le pennellate di luce, al punto giusto, legate alla ricerca del "volar via" come senso della Bellezza. La fotografia di un tempo andato, la fine degli anni '70 e gli anni '80 con le grandi trasformazioni "intorno" e "dentro" la persona. Penso si possa dire: un capolavoro.
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