Poesie d'amore
- EAN: 9788854139015

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Motivo dominante delle poesie qui presentate è l’amarezza di un’incolmabile solitudine causata in Tagore dalla perdita prematura della moglie e di due figli. Il desiderio di una riunione con le persone amate in seno all’Eterno origina una lirica tutta tesa alla riproduzione di una realtà ultraterrena sentita come madre e conforto, riparo nei confronti di una dolorosa condizione esistenziale da fuggire. In un’epoca dominata da tragici conflitti il culto di Tagore per la poesia appare un’alternativa di fede, per recuperare una più profonda, sentimentale, infinita dimensione del vivere come amore.
«Credo che mi fermerò stupito
se c’incontreremo in un’altra vita,
camminando alla luce d’un mondo remoto.
Riconoscerò allora quegli occhi bruni, come le stelle del mattino,
ma sentirò che sono appartenuti
a qualche obliato cielo vespertino
di una nostra vita precedente...»
Rabindranath Tagore
è stato il poeta e filosofo indiano che ha fatto conoscere e apprezzare in Occidente la grande spiritualità del suo Paese. Nato nel 1861 da una famiglia nobile, a sedici anni fu inviato a studiare in Inghilterra, dove rimase tre anni. Già famosissimo in India, la sua notorietà si diffuse in Europa nel 1913, quando pubblicò, tradotte in inglese da lui stesso, le due raccolte di versi Gitanjali e Il Giardiniere. Subito apprezzato dai grandi poeti come W. B. Yeats e Ezra Pound, fu insignito in quello stesso anno del premio Nobel per la letteratura. Di Tagore la Newton Compton ha pubblicato Poesie d'amore e Poesie. Gitanjali - Il giardiniere.

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10/02/2015 19:09:32
Una lirica orientale di mistica purezza riscopre nel panteismo i valori dello Spirito.
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10/02/2015 03:51:57
Lirico panteista e umanitario, Tagore è il mitico rappresentante di una certa poesia orientale tutta rivolta all'amore e a sentimenti profondi di fraternità. Il motivo dominante delle Poesie d'amore è l'amarezza di un'incolmabile solitudine causata in Tagore dalla perdita prematura della moglie e di due figli. Il desiderio di una riunione con le persone amate in seno all'Eterno origina una lirica tutta tesa alla riproduzione mimetica di una realtà esterna sentita come madre e conforto, riparo nei confronti di una dolorosa condizione esistenziale da fuggire. Ecco, come per incanto, la moglie Mrinalini, la figlia Renuka e il figlio Samidra, perduti nell'infinito, tornare a lui in una forma anche più intima di quando erano in vita; egli giunse infatti ad avvertirne la presenza negli elementi più intensi dell'universo e, attraverso immagini affascinanti, la preghiera accorata all'Assoluto si fa canto d'amore senza fine:"Concedimi l'amore che penetri/nel centro dell'essere, e di là/si diffondi come la linfa invisibile/per tutti i rami della vita/facendo spuntare frutti e fiori". In un'epoca dominata da tragici conflitti, il culto di Tagore appare come un'alternativa di fede, per recuperare una più profonda, sentimentale infinita dimensione del vivere come amore.
