Un male necessario

Necessitavo in libro scacciapensieri, l'ho avuto. Un'immersione nell'India degli anni '20 del secolo scorso, un nell'intreccio, scrittura scorrevole

Secondo libro dedicato alle indagini del capitano Wyndham e del suo braccio destro, il sergente indiano Banerjee. Questa volta Mukherjee sforna un vero e proprio "giallo" ambientato in uno dei tanti piccoli, ricchissimi regni dell'India degli anni '20, governato da un maharaja il cui figlio primogenito viene brutalmente assassinato a Calcutta. In un certo senso un'opera più superficiale della precedente, dedicata soprattutto alla trama gialla senza le apprezzate parentesi aperte sui variegati gruppi sociali, sulle politiche e sulle differenze che nutrono e animano l'India multietnica. Comunque godibile, si legge d'un fiato senza cadute di interesse per approdare ad un finale inatteso anche se sottilmente insinuato durante tutta la narrazione.

Stavolta l'indagine del Capitan Sam Wyndham si sposta in un paese dove non ha giurisdizione: Sambalpore, tra donne bellissime e diamanti. Donne che sanno tutto ma con cui non può parlare. Un rapporto su una miniera di diamanti scomparso, insieme al contabile. Come sempre per lui non sarà facile, verrà persino richiamato a Calcutta proprio nel mezzo dell'indagine e avrà bisogno di tutto il suo intuito per trovare le soluzioni, capire gl'intrighi di corte e trovare il colpevole. Ma Wyndham ha anche problemi personali da fronteggiare e la fa con determinazione: la dipendenza da oppio e l'interesse per una donna bellissima che sembra più impegnata a farsi bella davanti re e principi che a considerarlo. Ma Sam Wyndham è nato sotto una buona stella: Lui è un SATYANVESHI, un cercatore della verità. Al termine del romanzo, l'autore strizza all'occhio ad un problema di oggi sinonimo che la società sta cambiando.. Scritto come il primo in modo semplice ma ... perfetto lo stra - consiglio. Un giallo semplice ma intrigante. E si sa le cose semplici sono le più belle.