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Anno edizione: 2008
Anno edizione: 2006
Anno edizione: 2006
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Libro attualissimo! e se il "Patto" sia nato nel 1860? che la "Mala Pianta" deriva da un sistema politico estraneo all'Isola?
Giovanni Corrao, chi era mai costui? Credo che ben pochi sappiano chi è, tanto è stato il colpevole oblio a cui fu destinato dall'appena nato Regno d'Italia, che s'affrettò a cancellarne la memoria dopo avergli tolto, con ogni probabilità, la vita. Era un generale palermitano, garibaldino, distintosi per coraggio, ascendente sulla popolazione siciliana e anche acume tattico durante la gloriosa campagna dei mille iniziata proprio con lo sbarco a Marsala e conclusasi, remissivamente, con l'incontro di Teano fra Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Quest'uomo, dalle umili origini, in fin dei conti era un puro idealista che aveva una visione sfumata di una repubblica italiana, ma sempre fedele ai principi mazziniani e al suo grande eroico generale, quel Garibaldi intrepido e avventuroso fino a quando la salute e gli interessi del regno sabaudo glielo consentirono. Un giorno del 1863 (era il 3 agosto) alle porte di Palermo due colpi d'arma da fuoco troncarono la vita di Giovanni Corrao e subito vi furono depistaggi di vario genere, mentre il popolo dell'isola, ma anche molti nobili che l'amavano, provvidero a solenni esequie. Iniziò però un periodo di colpevole oblio che con il trascorrere degli anni è diventato vera e propria condanna post-mortem. A riparare ci ha pensato Matteo Collura con questo libro, a metà fra saggio e romanzo storico, puntuale nella ricerca della documentazione, in parte all'epoca volutamente distrutta, proponendoci un personaggio che, uscito dalla nebbia, appare splendente come il sole. Non vi è dubbio che per lui l'autore nutra una particolare simpatia, senza che però, per questo, finisca per ingigantire un'immagine oltre quelli che erano i suoi effettivi meriti. La sua, così, diventa una narrazione avvincente e convincente, con pagine che restituiscono al mondo momenti gloriosi e anche di dolore, parte integrante della nostra storia, tassello, come tanti, indispensabile per conoscerla. Da leggere, senza alcun dubbio.
oggi dopo 150 anni Rosolino Pilo e Giovanni Corrao i dioscuri del risorgimento sono stati uccisi nuovamente il sottoscritto Agr. Faraone Guglielmo dopo due Prefetti e 5 viceprefetti che non hanno dato risposte dopo denunzie rivelatesi inutili a chiuso la cooperativa agricola Rosolino Pilo i terreni dell'Abbazzia di San Martino quelli sequestrati da Garibaldi ed oggi del Fec Fondo Edifici Culto sei Milioni di metri quadrati circa di terreno sono in mano alla Mafia ed al malaffare questi ringraziano ...noi non possiamo lavorare dopo 5 anni di lotte si chiude ...Cosa Nostra vince....il libro è bello ma si dovrebbe conoscere la storia attuale e fare un secondo libro per far si che la gente sappia
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