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Interessante l'ambientazione storica . Intensa la storia dei vari protagonisti.
Uno dei libri migliori della Chevalier. I personaggi sono caratterizzati alla perfezione ed il contesto storico è descritto così bene da coinvolgere completamente il lettore. Lo consiglio!
Il libro si apre con la morte della Regina Vittoria e finisce con la morte del suo successore Edoardo, abbracciando un arco di 10 anni nella Londra di inizio secolo. Premesso che ho trovato la scena di apertura assolutamente anacronistica e quella finale abbastanza inverosimile, il racconto si snoda narrato sotto i punti di vista delle diverse protagoniste:Kitty la donna bella ma troppo colta per i suoi tempi che svolge il suo ruolo di madre e moglie con insofferenza e che si butta nel movimento delle suffragette, la figlia Maude, responsabile e amante delle scienze e vittima di una madre che vive con disagio la sua epoca e del padre Richard caprone come pochi, Lavinia, amica di Maude e viziata all'inverosimile, la madre Gertrude che vive di apparenza e rituali ed è ben felice di non avere diritti e non essere costretta a pensare, poi la suocera, la servitù, e Simon, il ragazzo del cimitero. I personaggi interagiscono tra di loro in maniera non sempre limpida, è evidente la denuncia di un'epoca in cui la moralità doveva essere solo apparente ma non praticata nella vita di tutti i giorni, le donne vengono dipinte in maniera molto più vivace e completa rispetto agli uomini, semplici comprimari tuttavia.... il libro sembra semplicemente troncarsi sul nulla, uno gira pagina e si vede i ringraziamenti dell'autrice e rimangono in sospeso tante cose, il fatto di sangue che resta così senza una soluzione e senza un suo ruolo all'interno della narrazione, se non il solito memento delle donne principali vittime da sempre della violenza maschile, il futuro delle piccole protagoniste e di Simon.... Insomma, storia carina ma veramente si rovina sul finale! Le do un 6 stiracchiato solo perchè si fa leggere ma certamente poteva essere sviscerata meglio. Raro caso di un libro di cui si poteva dire "100 pagine in più avrebbero giovato!"
Recensioni
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