L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2013
Promo attive (1)
Julie Otsuka racconta l'umiliazione, la paura e lo strazio di una donna forte e decisa; e di due bambini che guardano con occhi stupefatti il loro mondo sfaldarsi nello spazio di pochi giorni, pronti però a sgranarli con lo stesso stupore davanti a improvvise meraviglie.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mi ero già cimentato con la letteratura giapponese, avendone la sensazione del contatto con un mondo lontano ma molto raffinato. Otsuka a dire la verità scrive in inglese, anche se i temi sono quelli della cultura giapponese e direi anche lo stile, con le frasi corte quasi spezzate, e di conseguenza il ritmo e l'atmosfera; anche l'argomento sarebbe interessante e cioè i campi di internamento per stranieri in America durante la seconda guerra mondiale, storie certo non fra le più conosciute. Ma la storia non prende mai quota, non amplia mai il respiro, sempre in attesa di qualcosa che non si sviluppa, fino alla fine quando la chiusura è talmente umana da risultare scontata e quasi banale.
E' un racconto lontano, troppo velato. Questa mamma giapponese, americana di adozione che per ordine del governo statunitense si ritrova sola e a partire per una meta sconosciuta. I suoi figli con se, piccoli e del tutto privi di conoscenza verso la vera situazione attuale. Suo marito in carcere con l'accusa di essere una spia a favore del governo giapponese. Passano così diversi anni lontani dalla loro casa. Quando hanno la possibilità di poter tornare, non sono nessuno e devono ancora una volta ripartire da zero. Il libro è ben scritto, ma non ha certo lo stile sciolte e scorrevole, anzi quasi si avverte la pesantezza di ciò che i protagonisti sono costretti a vivere. A tratti è anche un po' noioso, perché narra narra ma non si sa dove vuole andare a parare. Poi tutto si evolve con uno scoppio di bolla di sapone.
Avevo letto il libro precedente ("Venivamo tutte dal mare") e lo avevo trovato originale e interessante. Questo riprende la parte finale : l'internamento dei Giapponesi residenti sulla costa ovest degli Usa dopo Pearl Harbour. La situazione è descritta in modo meno corale, attraverso l'esperienza di una famiglia giapponese : prima viene prelevato il padre, poi la madre con i due figli è costretta a partire all'improvviso per un "campo recintato" in mezzo al deserto. Alla fine della guerra niente e nessuno sarà più come prima. Frasi brevi ed essenziali caratterizzano lo stile della scrittrice, che procede più con dettagli quotidiani che con acutezze psicologiche, i pensieri dei personaggi (che non hanno un nome ma sono chiamati "il bambino" "la madre ")emergono dai particolari apparentemente insignificanti. Pur senza narrare atrocità , è un libro triste e gelido,forse proprio per lo stile tagliente, ma vale la pena leggerlo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore