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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2020
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Il gran finale della serie Millennium. Tutta la verità su Lisbeth Salander.
"Se Lisbeth fosse stata una brava ragazza, non ci sarebbero milioni di fan in attesa di leggere le sue avventure" - Luca D'Andrea
"Oggi sarebbe impossibile pensare a un volume della saga Millennium senza la firma di David Lagercrantz" - Robinson, la Repubblica
In un parco nel centro di Stoccolma viene trovato il cadavere di un senzatetto. Sembrerebbe un triste caso di cronaca, un uomo solo e squilibrato che non ha retto alle difficoltà della vita. Il punto è che quell'uomo sembra non essere mai esistito, nessuno è in grado di risalire alla sua identità. Oltretutto, al medico legale qualcosa non torna, e a questo punto meglio consultare Mikael Blomqvist, giornalista duro e puro alla guida della rivista d'inchiesta Millennium. Mikael decide di fare qualche ricerca, incuriosito dal caso, visto che in molti avevano sentito il morto parlare ossessivamente di Johannes Forsell, il ministro svedese della Difesa. Poteva davvero esistere un legame tra il barbone e il ministro? Mikael vuole chiedere aiuto a Lisbeth Salander, ma dal funerale di Holger Palmgren la celebre hacker sembra scomparsa. Nessuno lo sa, ma Lisbeth è a Mosca per regolare una volta per tutte i conti con la sorella Camilla, la sua gemella. Ha deciso: non sarà più una preda, ora sarà lei a dare la caccia.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto tutte le vicende di Millenium (da Larsson a Lagercrantz) e devo proprio dire che, pur essendoci continuità nelle vicende e nei personaggi, che questo libro non mi ha entusiasmato. Sopratutto mi ha un pò infastidito l'eccessivo dilungarsi su quanto accaduto nella scalata dell'Everest, tanto da non capirne bene l'importanza rispetto alla trama. Ma poi pure i personaggi già conosciuti mi sono apparsi un pò troppo strumentali, non gli stessi. Giusto per completare la raccolta si può prendere, ma senza eccessive aspettative.
Il gran finale della Saga di Millennium questa volta si svolge tra Russia e Svezia portando a galla vecchie ferite mai totalmente rimarginate tra le due nazioni. Mikael Blomkvist sta indagando su un sistema di fakenews per il controllo economico e politico, mentre invece Lisbeth Salander si trova in Russia sulle tracce della sorella gemella per portare a termine la sua vendetta. La morte apparentemente accidentale di un barbone a Stoccolma, con in mano un foglietto col numero di telefono di Blomkvist, complicherà lo scenario fino a coinvolgere nuovamente Lisbeth Salander eroina della saga e hacker per hobby. Il romanzo è molto bello e scritto bene, oramai alla sua terza prova dell’esalogia di Millenium, David Lagercrantz si muove benissimo all’interno dello schema di scrittura di Stieg Larsson. Devo essere sincero che a parte il quarto capitolo non ho trovato una grande differenza nella scrittura, Larsson è forse un po’ più prolisso e descrittivo ma per il resto il ritmo di scrittura non ne risente. Solo una precisazione in questo sesto volume la presenza di Lisbeth è più marginale rispetto a Mikael cosa che negli altri capitoli non succedeva, nonostante ciò vengono approfondite alcune vicende dell’infanzia che danno più profondità al personaggio. Chissà se questo sarà veramente il libro di chiusura delle vicende o se invece verrà dato un seguito visto che originariamente erano previsti dieci volumi. Buona lettura, è senz’altro un ottimo libro per l’estate.
Detto che fare meglio di Larsson sarebbe stato complicato forse anche a Larsson stesso, perchè quando si scrivono 2000 pagine che si leggono di filato siamo davvero all'opera d'arte... Qui però nei tre episodi semiapocrifi l'impressione è che ci siano sì gli stessi personaggi, più o meno, ma siano come attori che recitano in un modo svogliato. C'è Blomkvist, ma più pigro. C'è Lisbeth, ma quasi come si facesse raccontare di lei controvoglia. Ci sono altri personaggi di secondo piano, già presenti (Bublanski, ad esempio), ma che paiono lì più che altro per ricordare che di quella serie si tratta. Poi chiaro, le trame sono interessanti ma... esagerate nei tecnicismi, perchè nei tre Millennium originali anche le digressioni su spie russe eccetera erano affascinanti. Qui, invece, si esagera tra intelligenze artificiali prima, strane questioni di gemelli separati poi e scalatori dell'Everest infine, tra eccessi di spiegazioni di hackeraggio e via discorrendo. Cose che rendono la lettura noiosa e, specie nel caso del quarto episodio, ostica. Alla fine è bello non perdere di vista quei personaggi che abbiamo tanto amato, ma lo si fa più per inerzia che non per vera convinzione.
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