La rete a maglie larghe
- EAN: 9788823507340
37° nella classifica Bestseller di IBS Ebook eBook - Narrativa straniera - Gialli - Narrativa gialla

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la Repubblica
«Uno stile alla Simenon. Un Maigret scorbutico e geniale, disincantato e depresso, che si trova a dipanare un groviglio di sangue, segreti e passioni proibite.»
l’Espresso
«Il personaggio creato da Håkan Nesser è già diventato un caso.»
Corriere della Sera
Inizia male la giornata per Janek Mitter, con quel mal di testa lancinante. Sul pavimento le bottiglie di vino vuote, nel bagno il cadavere della giovane moglie Eva che galleggia nella vasca. Pochi ricordi sbiaditi dall’alcol e la sola certezza di non essere stato lui a ucciderla. Eppure tutto lo accusa e a nulla vale la linea difensiva: la condanna per omicidio colposo arriva inesorabile, sei lunghi anni di carcere. Ma il commissario Van Veeteren non crede alla colpevolezza dell’uomo, il suo istinto gli suggerisce che è un’altra la pista da battere. E dopo che Mitter viene pugnalato in cella, il commissario e la sua affiatata squadra decidono di scavare nel passato di Eva: si allineano le tessere di un mosaico confuso, in cui compaiono l’ex marito di Eva, il loro figlio annegato tragicamente, il ricordo di un padre violento, un fratello gemello emigrato in Canada, una madre succube... Il disegno stenta a ricomporsi, quando ecco che un nuovo omicidio, apparentemente estraneo alla vicenda, indica al commissario come intrappolare il colpevole nella rete.Il primo, incalzante romanzo della serie che ha per protagonista il commissario Van Veeteren.
«Si chiama Håkan Nesser ed è, potremmo dire, il Camilleri della Svezia.»
Corriere della Sera
«Lo stile di Nesser è lineare ed esplicito,privo di fronzoli, i suoi personaggi risultano credibili perché veri e pieni di acciacchi decisamente umani.»
l’Unità
«Non è tanto la perizia con cui Nesser costruisce la trama gialla ad affascinare, quanto la sua capacità di descrivere la caparbietà e le umanissime esitazioni del commissario. E le atmosfere stemperate di grigio di una Svezia che viene voglia di andare a conoscere.»
Il Sole 24 Ore

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12/08/2020 21:48:40
Un giallo di qualità, scrittura asciutta ma mai banale, personaggi, dialoghi, intreccio... tutto concorre a tenere incatenato il lettore fino alle fine del libro
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21/09/2016 09:28:23
"Non si poteva negare che c'era della sostanza, e forse era soltanto come al solito...che le cose grandi e difficili non si lasciano catturare in un altro modo che in quella rete a maglie larghe formata dal grossolano intreccio di serietà e burla."
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16/01/2015 15:50:29
Nesser è un poeta! la trama è semplice ma avvincete ma ciò che rimane impresso è lo stile di scrittura di questo autore!
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03/01/2011 13:31:06
Ben scritto, ha un impianto narrativo ben strutturato e una trama avvincente.
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14/06/2003 18:08:01
"Quando finalmente troviamo cio' che avevamo cercato nelle tenebre, scopriamo quasi sempre che era esattamente quello. Tenebre." - C. G. Reinhart - Questo è il primo libro tradotto in Italia di questo autore che nei paesi scandinavi, ha vinto il prestigioso premio Glasnyckeln, premio che viene dato ai romanzi polizieschi. Dopo Peter Hoeg (Il senso di smilla per la neve), Karen Blixen (La mia africa), Henrik Stangerup (L'uomo che voleva essere colpevole) e Knut Hamsun (Pan), i paesi scandinavi ci regalano un altro scrittore da scoprire! La trama è intrigante e scorrevole, perfetta per un film...infatti le azioni narrate passano davanti agli occhi dell'immaginazione come scene di un buon poliziesco. Ci sono, inoltre, altri ingredienti che rendono "perfetto" il mix: l'inquetudine, le atmosfere noir, la giusta dose di suspense e il personaggio dell'ispettore Van Veeteren che è "simpaticamente" antipatico. La storia inizia con Janek Mitter, professore di liceo, che si sveglia dopo un'abbondante sbronza, non ricordando dove si trova, ma percependo l'ambiente familiare. Nella vasca da bagno, trova la sua giovane moglie morta, ecco che inizia un vero e proprio calvario nella memoria. Il finale sorprende, la mente inizia il processo di flashback che si incatenano illuminando i dettagli che abbiamo tralasciato, ma che non sono scappati all'intuito di Van Veeteren! Un'ennesima scoperta nordica. "La realtà è più strana di ogni immaginazione". - Vecchio adagio -
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06/05/2002 19:20:41
scritto molto bene e i personaggi sono perfetti, soprattutto l'accusato: sembra di vivere in prima persona la sua amnesia e la sua pazzia. Il commissario è OK, e il dialogo è quasi sempre ben condotto. Anche se lo si può includere nella letteratura gialla, va ben al di sopra della media, e forse è quasi superiore a Mankell, svedese anche lui.
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22/03/2002 10:16:41
Simpatico il personaggio del commissario. Simpatici i suoi colleghi. Clima molto misterioso all'inizio del libro. Finale non all'altezza della prima parte(come spesso capita nei gialli).
