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Il tentativo nobile e volenteroso di farci conoscere ed eventualmente apprezzare la figura del grande compositore purtroppo è minacciata continuamente dalla noia, per quanto sia interessante quell'estenuante bilico tra il successo e la condanna a morte che fu la sua vita sotto Stalin. A parte l'episodio notissimo di Šostacovič che aspetta vestito nottetempo l'arrivo degli sgherri di Stalin, non ci sono tensioni degne di nota.
La biografia di Shostakovic diventa un'occasione per una lettura poetica della vita del compositore russo e del senso della sua arte. Non è un libro d'azione, bensì di riflessione sull'arte, il senso della vita, il coraggio, la bellezza della musica. Non è un libro per tutti, lo ammetto, ma chi ha nelle sue corde questo tipo di lettura, lo troverà unico e bellissimo.
La definizione di romanzo biografico è forse fuorviante. La vita di Šostakovič è restituita per frammenti, organizzati in tre quadri, dove riflessioni, ricordi e associazioni prevalgono sulla progressione lineare degli eventi. La sua musica è ridotta ad un elenco di opere che gli hanno procurato successo o riprovazione, senza entrare nel merito delle idee e delle scelte formali. A Barnes interessa il confronto tra Arte e Potere, l’influsso del regime totalitario sovietico sulla vita e lo spirito del compositore. Šostakovič rinuncia all’idealismo dell’eroe, sceglie la sopravvivenza (propria e della famiglia), ma non può sottrarsi alla paura e ai tormenti di chi riconosce la propria vigliaccheria. La sua giustificazione ultima è la musica, che spera gli sopravviverà e saprà giustificarsi da sola, oltre il rumore del tempo. La sua sola arma di difesa è l’ironia, troppo sottile per l’ottusità dei burocrati, ma forse incomprensibile anche per chi lo giudica dall’esterno. Il lavoro di Barnes richiede una lettura concentrata nel tempo per non disperdere i rimandi interni, ma è sorretto da una scrittura fluida che dà forma all’incessante logorio di una psiche che si interroga sul senso delle proprie scelte e sul loro grado di libertà. Esaurite le parole, vale la pena di passare alla musica, scegliere un concerto o una sinfonia da ascoltare, scoprire cosa è sopravvissuto all’individuo e alla Storia.
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