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Libro che può risultare scandaloso per la tematica sessuale amplificata fino all'estremo e alla ripetitività. Piccolo utilizza tecniche cinematografiche, come quella del montaggio e dello spezzettamento, da sceneggiatore quale anche è. Il protagonista è sessodipendente, sembra curarsi solamente della figlia. Cinico, bugiardo, alla fine si svelerà in un'occasione tragica come la morte della suocera.
La scrittura di Piccolo è, come sempre, audace e sagace. Frasi abbastanza brevi, una somma di piccoli pensieri che portano a un unico insieme. Così ogni piccolo pensiero si muove sullo sfondo costruito dalla somma dei piccoli pensieri precedenti, uno sfondo sfocato ma sempre presente. Il Maschio è in buona sostanza un bastardo. Un poligamo per natura. Un mentitore seriale. Un uomo attento ai soli particolari che compongono il puzzle delle sua felicità elementari. E', però, anche un padre amorevole, attento, presente, complice della brillante intelligenza della sua bambina. Eppure non sembra rintracciabile nel libro un giudizio morale. In nessun senso. Domina la sensazione di straniamento rispetto alla complessità delle cose della vita, complessità cui ognuno fa fronte come preferisce. A qualsiasi costo. Non è un manuale di sopravvivenza, nè un libro delle risposte. E' più che altro una fotografia di una realtà forse molto più diffusa di quanto non si creda. Le minuziose descrizioni dell'intimità, scevre da qualsivoglia ricerca di ovattate metafore linguistiche (la fica si chiama fica e il cazzo si chiama cazzo, per capirci), lungi dal rendere il racconto volgare, contribuiscono a confergli piuttosto un'aura di aderenza al reale e all'elementarità delle passioni. Un po' Californication, un po' Perfetti Sconosciuti. Da leggere in coppia, se possibile (o anche rileggere, forse anche meglio).
Il primo che mi capita in mano di F. Piccolo, francamente non mi ha scandalizzato o provocato più di tanto. Ho trovato interessante qualche passaggio, sottolineato un paio di frasi. Mi ha trasmesso la contraddittorietà di fondo dell'essere umano, maschio nello specifico, eternamente sbattuto tra l'incudine dei sentimenti ed il martello dell'istinto primitivo dell'accoppiamento più vario e sfrenato possibile. Messaggio recepito grazie ad una scrittura fluida e non tediosa. Leggerò sicuramente altro dell'autore in attesa di prove più convincenti, almeno per me.
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