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Libro un po’ insolito nel panorama della produzione di Culicchia, ma assolutamente bellissimo e molto sentito. È un po’ la storia di tutti noi figli di immigrati, qualunque fosse la provenienza dei nostri genitori e della magia che aveva, quando eravamo bambini, il ritorno alle origini, alla nostra terra ed alla nostra famiglia, in un viaggio che tingeva di colori e profumi esotici, seppur famigliari, le nostre estati.
Libro molto bello, lo consiglio a tutti quelli che amano la Sicilia, ma anche a chi semplicemente vorrebbe conoscerla attraverso quello che è un racconto di ricordi personali, di quelli che evocano colori e profumi di una terra amata, ma senza diventare una fredda guida turistica. Giuseppe Culicchia in queste pagine ricorda il suo primo incontro con il paese della sua famiglia, e la meraviglia di fronte ad usi e abitudini così diverse da quelli a cui è abituato al nord, dove risiede. Molto bella l’idea di dare un grande spazio alla cucina locale, che in effetti è uno dei tratti peculiari della cultura siciliana. Lo stile è piacevole e scorrevole, ed il libro si fa leggere molto volentieri.
Questo libro è prima di tutto un viaggio dell’anima. La Sicilia assurge a luogo del cuore e i suoi colori e i suoi profumi divengono un tutt'uno con proiezioni e ricordi. Il ritorno in Sicilia di Giuseppe Culicchia è il ritorno in Sicilia che vive ogni figlio di emigrato, che torna nella terra degli avi, tanto decantata da apparire un eden mitologico, totalmente scevro dalle problematiche che in origine hanno portato i propri genitori a cercare fortuna altrove. Tutti noi settentrionali di seconda generazione abbiamo vissuto questo sulla nostra pelle: l’anelito per un luogo solare ed incantato dove torme di zie affettuose ci coccolavano al suono di un “mangia sangu meu”; la terra delle vacanze che ci faceva sembrare così lontana e aliena la nostra città. Di una poesia unica, questo romanzo è un canto d’amore, un tributo alle origini e come tale credo che assuma una connotazione sempre più attuale, nel momento in cui, seppur con colori e profumi diversi, la nostra realtà stia rivivendo esattamente la stessa storia.
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