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Buon film, grande recitazione come sempre di Lo Cascio.
Il signore delle formiche di Gianni Amelio è un film raffinato veramente bello che ci da un profondo insegnamento: noi occidentali dei tempi attuali abbiamo un enorme privilegio di poter amare chi vogliamo (ovviamente maggiorenni e consenzienti) e di gestire questo rapporto nella maniera più libera. Un privilegio che sino a qualche decennio fa non si aveva. Questo film tratta di un amore gay e delle disavventure che due persone hanno dovuto vivere per via del loro rapporto. La storia ahimè è tratta da eventi veramente avvenuti in Italia negli anni sessanta e tratta di un reato pessimo, il plagio, dichiarato incostituzionale solo nel 1981. Ma fa vivere anche gli enormi pregiudizi, lo stigma e l'ostracizzazione che i gay dovevano affrontare (la figura fiera, libera e dignitosa della madre del protagonista è meravigliosa) sino a trattamenti sanitari folli che distruggevano la persona. Ma le nuove generazioni occidentali dovrebbero capire che enorme libertà che hanno e in particolare nel gestire con grande autonomia la loro sfera affettiva. Per millenni la società e le religioni hanno reso profondamente infelici e condannato a calvari una infinita' di persone proprio perché l'amore non era una questione libera ma era legata a mille vincoli.
Ottima la recitazione di Luigi lo Cascio. Molto bravo anche Leonardo Maltese nella parte di Ettore. Ma, a parte il falso storico di un PCI che non abbia appoggiato Braibanti durante il processo o criticato processo e sentenza sulle prime pagine de L'Unità, non si capisce il perchè a un certo punto del film appaia Emma Bonino ?
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