L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mi procura una vertigine piacevolissima il fatto che sia proprio all'interno dei racconti di uno scrittore giapponese profondo conoscitore del canone, in una opera a suo modo silloge e rimando a tutta la tradizione letteraria cinese e giapponese, che sia all'interno di tematiche e forme centenarie continuamente raffinate che appaia l'antiretorica, la presa diretta, l'anti-letterarietà: all'interno degli idilli omoerotici dagli illustri precedenti in volume leggere di peli del naso lunghi come fili d'acquilone è di una grande frescura! Ihara Saikaku rompe la meta-letteratura in cui stiamo ricadendo a millennio finito con la vanità di essere post e non pre-pre-pre di nuovo, tornando nella materia grigia del proprio ombelico dopo esserne chissà come usciti. Ihara Saikaku, nella sua scrittura misogina quanto basta per dare da amare le donne dieci volte più di prima, ci svagina dalla letteratura a cuocere nel proprio brodo amniotico - che per provocazione maschilistica chiamerei: letteratura-femminile, prediletta dagli autori maschi e femmine - per gettarci nel mondo imprevedibile e incoerente, generando la letteratura-maschile, opera di rari e potenti scrittori e scrittrici né maschi né femmine: il loro sesso è la loro scrittura.
Non vi fate ingannare dal titolo orribile. Il libro descrive le avventure e le passioni di giovani attori Kabuki che si concedono agli applausi -e non solo- di ricchi clienti adoranti. I meccanismi Hanibun e Otobun (giovane e maestro) si innestano nell'antico filone letterario chigo monogatari come derivazione Samurai dei rapporti monaci e novizi. Il testo, scritto nella fine del 1600, non e' probabilmente per tutti ma una lettura interessante e relativamente scorrevole.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore