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Un ritratto agghiacciante del nostro tempo, ora straziante, ora cupamente umoristico, raccontato con una tensione irrefrenabile dal più grande cronista della nostra epoca.
«Credetemi, Nat è una delle più belle spie inventate dall’ottantottenne scrittore inglese, uno dei suoi personaggi più emozionanti e significativi» – Antonio D'Orrico, La Lettura
Nat, un veterano di 47 anni del Secret Intelligent Service britannico, è tornato a Londra con la moglie Prue, convinto che i suoi anni come agente siano finiti. Ma a causa della crescente minaccia russa, l'agenzia ha un nuovo incarico per lui: prendere in mano il Rifugio, una defunta sottostazione del quartier generale di Londra, con un gruppo improbabile di spie. L'unico elemento brillante della squadra è la giovane Florence, che tiene d'occhio il Dipartimento per la Russia e un potente oligarca ucraino, invischiato in affari poco chiari. Nat non è solamente una spia, ma anche un appassionato giocatore di badminton e da qualche tempo il suo usuale avversario nelle partite del lunedì sera è un giovanotto che ha la metà dei suoi anni: l'introspettivo e solitario Ed Shannon. Ed odia la Brexit, odia Trump e odia il suo lavoro presso un'agenzia di stampa. Ma è proprio lui, tra tutte le persone improbabili, che condurrà Nat, Prue e Florence lungo il sentiero della rabbia politica che si impadronirà di loro.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’ultimo romanzo di Le Carré in ordine di tempo offre una lettura coinvolgente e mai banale. In particolare, risultano credibili e ben delineati i personaggi. La traduzione poi è di altissimo livello.
Il maestro della spy story è tornato. Ed è in grande forma. Il suo venticinquesimo romanzo è un feroce ritratto dell'Inghilterra di oggi, raccontato nel suo stile unico, che unisce umorismo e tensione. Nat, spia di lungo corso, pensava a 47 anni di aver chiuso con le missioni per i servizi inglesi. Però la minaccia russa è sempre più pressante e così viene messo a capo di un improbabile gruppo di agenti. Nat si consola ogni lunedì sera sfidando a badminton Ed, un giovane ricercatore che odia la Brexit e il presidente Trump. E per uno strano scherzo del destino sarà proprio il ragazzo a dare una mano al veterano degli 007.
Non ho mai impegnato così poco tempo a concludere un romanzo di Le Carrè. Mi è piaciuto soprattutto lo stile un po’ innovativo dell’intervallare la narrazione a lungo al tempio presente, col più classico ma meno usato passato. La storia è accattivante e scivola via piacevolmente, tra continui disegni linguistici e letterari davvero piacevoli, caratteristici dell’autore. Come sempre interessante lo spaccato decadente di un servizio segreto britannico, ancora e sempre basato su fondamenta obsolete. Un po’ leggerina forse la teoria del giovane europeista, che, contrario alla Brexit, si concede al primo ex-sovietico che gli capita, per vendicarsi del suo governo, cercando una via d’uscita e per rivalutarsi agli occhi di se stesso. Ma, nell’insieme, il libro è assolutamente godibile e promosso.
Recensioni
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