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Nick Hornby racconta la vita coniugale al tempo della Brexit in un romanzo conversazione ironico, pungente ma anche profondo: la storia di una crisi... o forse di un grande amore.
«Acuto, esilarante. Una scrittura che sa emozionare» – The New York Times Book Review
«Un'effervescente novella urbana sulla crisi matrimoniale» – Robinson
«La Brexit comunque è una specie di divorzio»
Tom, critico musicale disoccupato, e Louise, gerontologa, sono sposati da anni e pensano di avere costruito una relazione solida, finché un «piccolo sbaglio» non li spinge sull'orlo della rottura. Andare da una consulente matrimoniale sembra essere l'unica soluzione. Prima di ogni seduta, per mettere a fuoco i punti salienti di cui discutere, marito e moglie si incontrano al pub. Ed è proprio qui, al solito tavolo, davanti a una birra e a un bicchiere di vino, che i due sviscerano il loro rapporto in un fitto, divertentissimo dialogo botta e risposta. Fra ardite metafore mediche che vedono il matrimonio come un paziente moribondo, e analogie sportive tra la vita sessuale e le prestazioni di un centometrista, prende forma una domanda capitale: e se il matrimonio fosse come un computer? E se, dopo averlo aperto e smontato per capire come funziona, il risultato fosse una marea di piccoli pezzi impossibili da rimettere insieme?
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Mi e' piaciuto tantissimo. L'ho letto in due ore e mezza circa ed è la storia di una coppia, in crisi coniugale, che ogni settimana si trova al pub prima della seduta. E nel frattempo sviscerano il loro matrimonio, il loro punto di vista e raccontano del loro matrimonio imperfetto, instabile, unico. È brillante, ma può amarlo, solo chi, è sposato da un po' e sa, che certe dinamiche alla fine, sono comuni a tutti ❤️
[Dal blog: SaraScrive] Lo stato dell’unione Scene da un matrimonio è un libro alquanto particolare e per questo anche complesso da capire in tutte le sue sfaccettature. I due sposi si avventurano lungo il sentiero impervio della terapia matrimoniale che di fatto non li porterà a concludere nulla. Il lettore si avventura con loro e scopre i dieci incontri dei protagonisti pre-incontro con la terapista. La sensazione che si ha leggendo Lo stato dell’unione. Scene da un matrimonio è quella dello smarrimento perché i due si scambiano frecciatine che a chi legge risulta difficile cogliere fino in fondo e le alternano con futili discorsi riguardo la Brexit e tanto altro. L’autore ha certamente voluto analizzare il matrimonio sotto una lente differente da quella canonica, ha voluto sondare il terreno e ha lasciato ai suoi protagonisti l’arduo compito di dare una descrizione alla vita di coppia. Secondo me la missione è riuscita perché, anche se il lettore rimane sempre dietro la quarta parete: apprende ciò che sta accadendo ai due senza mai riuscire, però, ad entrare nel vivo della questione. Quindi Lo stato dell’unione Scene da un matrimonio analizza, sì, ma rende partecipe il lettore solo in piccola parte di quelle stesse analisi. La cosa che più ho apprezzato del libro è il fatto che la narrazione procede quasi solo tramite dialogo, lasciando veramente poco spazio alla descrizione e, se ci pensiamo, arrivando alla fine del libro non sapremmo dare una chiara descrizione fisica dei protagonisti.
Caro Hornby ho letto (quasi) tutti i tuoi libri, ma mi sembra che recentemente la tua verve si sia esaurita.. Anche qui, in questo dialogo tra marito e moglie in crisi, si può leggermente sorridere, ma niente di più. Non lo consiglio, nemmeno ai suoi fan..
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