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Anno edizione: 2018
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Romanzo molto struggente, molto avanti coi tempi e "trasgressivo" per il periodo storico in cui é stato scritto. Divorato in poco tempo e adorato, ti lascia triste e pietrificato come una statua, appunto, per l'escalation emotiva verso cui va il protagonista.
Romanzo meraviglioso, struggente e travolgente che tiene incollati alle pagine. E non si può che restare pietrificati –proprio come la parabola biblica menzionata nel titolo – nell'essere testimoni della violenza e della discriminazione da parte di una società che si vanta di essere libera e giusta.
Nel 1947 lo scrittore statunitense Gore Vidal all'etá di 22 anni pubblicò " La statua di sale". In quel momento Vidal aveva giá scritto altri due romanzi ed era stato avviato dal nonno a una sfolgorante carriera politica. Come scrive nella prefazione ora egli si trovava a un punto cruciale. Se avesse pubblicato il romanzo sarebbe stato contestato e il suo futuro segnato irrimediabilmente. E così accadde. Subito all'uscita del libro in America tutti gridarono allo scandalo. Infatti l'opera è un romanzo dichiaratamente omosessuale. Il protagonista che ha lo stesso nome del primo amante dell'autore, Jim, è un giovane atletico e di bell'aspetto del Sud che passa un weekend d'amore con un amico di nome Bob prima che questi parta per il Nord. Tuttavia presto quest'ultimo sparisce non dando più notizie di sè stesso. Così Jim parte a sua volta alla sua ricerca. Nel corso del viaggio si imbatterá in una serie di personaggi a dir poco originali ed eccentrici innamorandosi di alcuni di loro. Alcuni critici accuseranno Vidal di aver rappresentato l'America come una nazione omosessuale. E infatti l'opera offre un gran numero di personaggi omosessuali che addirittura si riuniscono in grandi feste. Tuttavia con quest'opera si impose all'attenzione di scrittori del calibro di Mann e Isherwood che ne rimasero notevolmente colpiti. Invece Gide bollerá l'opera come un romanzo pornografico. In effetti lo stile è crudo in alcuni punti e offre scene spesso piccanti. Il finale è un vero colpo di scena.
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