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Il 28 maggio 1974, in piazza della Loggia a Brescia, nel corso di una manifestazione antifascista, esplode una bomba che uccide otto persone fra cui Livia, un'insegnante di italiano che ama la poesia. Insieme a queste esistenze, scompare un mondo intero; il mondo prima del 1974, un anno che marca un punto di svolta per l'Italia e non solo. Dopo, niente e nessuno sarà mai piú uguale.
«Un affresco d'insieme della penisola deglia nni Settanta e della strategia della tensione che l'ha insanguinata. Come solo Benedetta Tobagi sa fare, Le umane passioni, le speranze, gli amori, i miti culturali, si ricompongono in un impianto storiografico finalmente decifrabile». - Gad Lerner
Benedetta Tobagi ci accompagna in un viaggio dentro i misteri recenti della vita italiana, per restituire un volto alle vittime e dare voce alla rabbia dei sopravvissuti. Perché «solo la verità può ristabilire un ordine nelle cose, dove il senso è stato distrutto», e solo la verità può porre fine all'ingiustizia e fare in modo che una strage non si riduca semplicemente a un luogo e a una data.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Benedetta Tobagi trasmette al lettore una forte carica di passione civile nel ripercorrere l’attentato di Piazza della Loggia e la catena dei tentativi di colpi di Stato progettati da un intreccio fra ideologi fascisti, servizi segreti, alti ufficiali dei carabinieri e organizzazioni eversive di estrema destra. La ricostruzione dei fatti storici si incrocia con le vicende private di coloro che morirono a causa della bomba stragista di Brescia e di quelli che dalla carneficina furono colpiti nei più profondi affetti, in una narrazione ricca di solidarietà e di affetto per le vittime e per i parenti superstiti, e colma di indignazione per i depistaggi e le protezioni dei servizi deviati che ostacolarono la ricerca della verità generando così esiti quasi sempre assolutori nei tormentati processi sulla strage. Peccato che manchi un indice dei nomi.
Un bel libro che mi ha preso molto e che faccio fatica a classificare. E' limitativo considerarlo la cronaca della storia processuale della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Nel suo ripercorrere gli atti del processo e le vite di vittime e sopravvissuti c'e' in parte un suo percorso personale di rielaborazione del suo vissuto ma anche il racconto di quel periodo, della politica, degli eventi sociali e della strategia del terrore raccontato e riscoperto con gli occhi di qualcuno che non c'era. Una narrazione che non e' solo storica e neanche solo emotiva, una narrazione che a tratti assomiglia ad un romanzo anche se e'piu' una cronaca. Difficile da definire ma un romanzo forte ed emotivo, sicuramente un percorso personale verso la conoscenza ma anche una narrazione che ben racconta un'epoca e spiega in parte il nostro presente con una lettura storica.
CONFESSO: sono una lettrice da più libri contemporaneamente! Per questo a pochi giorni dall’ultima recensione vi parlo di un nuovo gioiello. 28 Maggio 1974 in piazza Loggia, a Brescia esplode una bomba e dopo il mondo non sarà mai più lo stesso. Dentro quella piazza ci sono una maestra che ama la poesia, un marito fresco di matrimonio, che la ama per il mondo letterario che lei non riesce a spiegargli, gli amici di una vita, tutti spalla a spalla in piazza, in un’epoca perduta, convinta che chiunque uscisse di casa per lavorare e vivere la propria città, avesse una responsabilità politica impossibile da ignorare. Muoiono tutti, tranne uno: quel marito innamorato di una donna che perde troppo presto, rimasto per testimoniare la sua vita fatta di idee forti, messe a tacere all’improvviso. Sono gli anni Settanta, fatti di piombo, ideali, sigarette e sangue. Tra le righe di Benedetta Tobagi, figlia d’arte, li sentiamo tutti impastati in un’unica parola che oggi fa paura quasi quanto il suo opposto: politica. Una parola per pochi: sembra si pensi così oggi. E invece la Tobagi ce la presenta come la quotidianità di persone normali, qualcosa che possiamo quasi toccare con mano, ma che a lungo andare si perde in intrighi di palazzo troppo difficili da seguire. Eppure -sembra urlare l’autrice- la verità deve essere cercata, deve essere detta, se non altro per loro, che, in un’Italia che sembra irrimediabilmente perduta, sono morti per le loro idee senza accorgersene. Storia:5 Stile:4 Copertina:100000000 (meravigliosa.)
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