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Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo de L'amica geniale. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.
«Un successo assoluto, riconfermato dall'attesa per l’uscita dell’adattamento cinematografico giunto alla seconda stagione: per entrare un’altra volta ancora nell'affascinante mondo raccontato da Elena Ferrante». - Fanpage.it
«Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che - in buona fede certo, con affetto - avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra».
Il secondo volume della saga "L'amica geniale" riprende la storia di Lila e Lenù esattamente da dove si era interrotta. Torniamo, quindi, fin da subito ai festeggiamenti per le nozze di Lila e la scoperta di quest'ultima di non potersi assolutamente fidare del neo marito, Stefano Carracci. Ed effettivamente per Lila ha inizio un periodo caratterizzato da violenza, umiliazione, liti familiari e infelicità. Anche il rapporto con Lenù continua tra alti e bassi, visto che lei ha sempre posto Lila su un enorme piedistallo, sottovalutando le proprie capacità e mortificando le proprie qualità. Questo secondo volume è incentrato su una lunga vacanza a Ischia e sulla relazione extraconiugale di Lila, che, improvvisamente le fa riscoprire la voglia di impare e migliorarsi, nonché un tenero sentimento d'amore, mai provato prima. Intanto Lenù, sentendosi usata, decide di buttarsi anima e corpo sui suoi studi, riuscendo ad eccellere anche all'università. Le due amiche sembrano sempre più allontanarsi: Lila è sempre più invischiata nella vita del quartiere napoletano, nelle bassezze umane, negli scontri tra chi comanda e chi subisce, mentre Lenù è volata lontano, ha conosciuto altre persone e ha realizzato il sogno che coltivava da bambina. Ma al ritorno a Napoli... scoprirà una Lila inedita! Ancora un capitolo intenso e interessante della saga, che Elena Ferrante regala ai propri lettori. Attraverso una narrazione lenta e attenta ai dettagli, si segue la crescita di queste due ragazze campane, non solo fisica, ma anche caratteriale e psicologica. Lila risulta un personaggio sempre imprevedibile, a volte insopportabile, dispotica e opportunista, a volte talmente indifesa, da ispirare un senso di tenerezza e di profonda empatia. Insomma, Lila è proprio un personaggio letterario ben riuscito!
Ho ritrovato con piacere Lila e Lenù, il loro rapporto intricato e inestricabile e la loro necessità di autoaffermazione. La storia continua...
La storia delle nostre due protagoniste continua, sempre raccontata dal punto di vista di Elena Greco. Qui abbiamo la visione piena della loro età adolescenziale, fino ai primi anni della prima giovinezza...
Recensioni
La saga familiare di Elena Ferrante, inaugurata con il romanzo L’amica geniale, si arricchisce di una nuova puntata.
Già non riuscivo a scacciare le immagini degli abbracci, dei baci nella casa vuota. La loro passione m’invadeva, mi turbava. Li amavo entrambi e perciò non riuscivo ad amare me stessa, a sentirmi, ad affermarmi con un mio bisogno di vita che avesse la stessa forza cieca e sorda del loro.
In Storia del nuovo cognome l’io narrante è ancora Lenuccia, la quale racconta gli sviluppi della sua grande amicizia con Lila e delle esperienze che l’hanno portata ad allontanarsi dal gretto rione napoletano in cui viveva, abitato da individui fermi al palo della povertà morale e materiale e pronti alla violenza pur di non perdere ciò che credono di avere.
Il romanzo inizia con il matrimonio della sedicenne Lila con Stefano Carracci, proprietario di una redditizia salumeria.
L’agiatezza di Stefano sembra promettere a Lila un futuro tranquillo, eppure la giovane appare sin da subito consapevole della condizione di subordinazione che l'aspetta: Stefano, infatti, è violento e instabile, e Lila inizia così la sua vita matrimoniale percorrendo a ritroso il percorso di emancipazione intellettuale e sociale che sembrava esserle destinato.
Mentre Lila appare sempre più disillusa e carica di rancore, Lenuccia si lascia con Antonio e si innamora di Nino Sarratore, giovane universitario di belle speranze.
Lila e Lenuccia in seguito incontrano Nino durante una vacanza ad Ischia: l’incontro, apparentemente casuale, cambia radicalmente la natura del loro sodalizio.
Intorno a questa vicenda centrale si animano i personaggi minori del romanzo: si moltiplicano i conflitti tra le diverse famiglie ed entrano in scena nuovi personaggi con le loro originali psicologie.
La voce narrante di Lenuccia è vibrante: lei è diversa da tutti, tutto dipana e setaccia.
Su tutto è incerta e i suoi dubbi sono limpidi riflessi di intelligenza.
La serrata autocritica cui sottopone le sue scelte è documentazione attenta dei propri moti interiori e testimonianza di chi vorrebbe crescere avendo accanto a sé tutto ciò che è nobile e ricco di spirito.
E’ anche per questo che si affanna pensando alle scelte di vita di Lila, che spesso disapprova e non capisce.
Storia del nuovo cognome racconta di metamorfosi: le figure maschili già presenti nel primo romanzo della saga mutano perché ingannate dal proprio orgoglio, divengono bestie divoratrici non appena sentono di aver perduto il controllo sulle proprie mogli e compagne e, cercando di mantenere vivo il retaggio dei propri genitori, non fanno altro che nobilitare il peggio del proprio passato familiare.
Così fa Antonio Cappuccio, così fa Stefano Carracci. Pochi si salvano dall’abbrutimento.
La metamorfosi di Lila e Lenuccia è invece costante e difficilmente qualificabile: si avvicinano e si allontanano, pur indispensabili l’una all’altra diventano ferocemente antagoniste non appena divise dalle diverse ambizioni e dalle traumatiche esperienze sentimentali vissute.
Se l’uscita de L’amica geniale aveva attirato l’attenzione di molti critici per la capacità della Ferrante di conferire luce vera a storie familiari e sentimentali dotate del respiro della grande narrazione popolare, in Storia del nuovo cognome vengono arricchiti di nuovi motivi d’interesse i temi principali già presenti nel primo romanzo.
La scrittura è sontuosa eppure magistralmente controllata: è facile scovare nell’opera frammenti di testo sorprendenti e momenti monologanti di rara intensità espressiva.
Ancora non si sa quanti volumi costituiranno l’opera, così come rimane misteriosa l’identità dell’autrice (o dell’autore) che si cela dietro il nom de plume: certo è che Storia del nuovo cognome non deluderà le aspettative di chi ha seguito con passione le vicende narrate nel primo capitolo della saga, e sarà capace di conquistare le attenzioni di chi per la prima volta decide di immergersi nei torrenti di questa bella storia.
A cura di Wuz.it
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