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Sulla ricchezza. Se l'Italia non vuole il benessere, è perfetta così - Flavio Briatore - copertina
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Sulla ricchezza. Se l'Italia non vuole il benessere, è perfetta così
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Sulla ricchezza. Se l'Italia non vuole il benessere, è perfetta così - Flavio Briatore - copertina
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Descrizione


Un pamphlet che va dritto al punto su economia, meritocrazia, burocrazia, oppressione fiscale, sviluppo e, sì, ricchezza. Finalmente.

«Quando un italiano vede passare una macchina di lusso, il suo primo stimolo non è averne una anche lui, ma tagliarle le gomme» - Indro Montanelli

«Ci sono persone che possono spendere 10 o 20 mila euro al giorno quando sono in vacanza, ma a questi turisti non bastano cascine e masserie, prati e scogliere»: servono alberghi di lusso sul mare, servono strade, aeroporti, infrastrutture, servizi impeccabili, porti. Apriti cielo. Le parole di Flavio Briatore rivolte a un gruppo di imprenditori e amministratori locali sono risuonate come se avesse bestemmiato in chiesa. Eccola l'Italia che arranca e che sprofonda con tutti i suoi tesori artistici e paesaggistici, l'Italia che non riesce a sfruttare e valorizzare le innumerevoli risorse che la natura e la storia le hanno donato. Perché serve a poco vantarsi di avere il maggior numero di siti Unesco rispetto a qualunque altro Paese, se poi da quell'immane patrimonio ricavi la metà della Francia. Perché gli stranieri che vengono a trovarci passano sempre meno tempo da noi, e lasciano sempre meno soldi. Però guai a parlare di lusso, che non fa pugni con le vacanze di massa ma ci potrebbe andare a braccetto. Guai a parlare di grandi manifestazioni, bloccate per impedire gli affari dei cosiddetti palazzinari. Guai a parlare di grandi opere, che dovrebbe essere un simbolo per collegare, unire, accorciare le distanze, invece diventano l'emblema del «non siamo in grado di realizzarlo». Eccola l'Italia che si arrende ancora prima di combattere, che rimane ferma ai box e che non prova neppure a scendere in pista. Il Paese nel quale la ricchezza e il benessere non sono obiettivo collettivo da raggiungere, un premio del lavoro, ma una colpa da nascondere. L'invidia sociale come malattia mortale dell'italiano, come diceva Indro Montanelli. Ma alla fine i conti non tornano, per tutti, se nel turismo l'Italia non ha che un terzo degli occupati diretti della Germania. E se il nostro Mezzogiorno, con i suoi innumerevoli patrimoni dell'umanità, più di tutto il Regno Unito messo insieme, incassa la miseria di 3 miliardi di dollari contro i 45 dell'Inghilterra. Il turismo, ovviamente, non è che un aspetto di questa analisi, ma pure una perfetta cartina di tornasole Se non è il benessere, l'occupazione, la crescita e, sì, la ricchezza ciò che questo Paese vuole per se stesso, allora «siamo perfetti così», dice Briatore. In caso contrario, bisogna cambiare. E in fretta, perché mentre noi polemizziamo immobili con le nostre deprimenti diatribe sui decimali di PIL, gli altri corrono.

Con la collaborazione di Carmelo Abbate.
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Dettagli

2017
24 aprile 2017
180 p., Rilegato
9788820062132

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carla
Recensioni: 4/5

Libro davvero scorrevole, letto in un paio di ore. Si divide principalmente in due parti: la prima in cui si parlano degli handicap che ha l'Italia in materia di Turismo di "lusso" con annesse soluzioni concrete e la seconda più incentrata sulla burocrazia Italia con molti esempi di come quest'ultima abbia rallentato a suo modo lo sviluppo economico. Tutto il libro sostiene tesi con dati concreti e poco opinabili, aspetto che adoro personalmente, inquanto valuto molto i dati per prendere decisioni!

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Alessandro
Recensioni: 4/5

L'Italia e il turismo secondo Briatore. Un punto di vista alternativo

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Stefano
Recensioni: 3/5

"Fosse per me, non guarderei in faccia nessuno e passerei sul terreno della pubblica amministrazione con un tagliaerba". Diretto e senza giri di parole, Flavio Briatore in questo libro analizza lo stato comatoso nel quale versa il nostro Paese denunciandone gli aspetti più assurdi, come la burocrazia che soffoca le imprese e l'assenza totale di meritocrazia. Se l'Italia ha un patrimonio naturale e culturale inestimabile perché non lo sfrutta? In queste pagine Briatore prova a dare le sue soluzioni per superare questo impasse.

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