L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Indice
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una feroce decapitazione su cui indaga un giovane giornalista, affiancato da un avvocato dal raro acume e dalla ineguagliabile intelligenza. Piú che un'inchiesta giornalistica sotto forma di romanzo, una riflessione (amara) sulla giustizia: "Poichè l'oggetto intrinseco della letteratura è la conoscenza dell'essere umano, e poichè non c'è luogo al mondo in cui la si possa studiare meglio che nelle aule dei tribunali, non sarebbe auspicabile che fra i giurati ci fosse sempre, a norma di legge, uno scrittore?".
Bellissima, come sempre, l’atmosfera portoghese, molto intrigante la storia, adoro il protagonista. Eppure il libro sembra perdersi nei discorsi filosofici dell’avvocato, che finiscono per occupare praticamente metà del libro, e alla lunga risultano logorroici e poco inseriti nel contesto della storia, vagando di tema in tema a una velocità impressionante e anche poco credibile. Dopo un po’ basta!
Questo è senz'altro uno dei romanzi meno scontati della produzione di Tabucchi, ma contiene delle pagine filosofiche splendide, oltre a un intreccio ben costruito e accattivante.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
«Certo, una volta sì che era il Rey, quando i gitani erano onorati, quando la sua gente percorreva liberamente le pianure dell'Andalusia...»
Antonio Tabucchi, ovvero l'arte del romanzo. Utilizzando tecniche di vari generi narrativi, il giallo, il pamphlet filosofico, il romanzo civile, ecc., Tabucchi offre un'opera che può soddisfare vari tipi di lettori, da quello più raffinato e sofisticato, a chi cerca invece nella "trama" narrativa il motivo principale di interesse.
La testa perduta di Damasceno Monteiro è un falso giallo: ben presto si conoscono assassino e motivazioni del delitto, eppure la strada che porta al disvelamento dell'assassino percorre tappe investigative di vero interesse per il lettore. Protagonista è Firmino, giovane giornalista prestato alla professione dalla letteratura, sua vera aspirazione di vita. La strada che percorre per raccogliere le prove e le testimonianze dell'assassinio, rappresentano un percorso di formazione intellettuale e morale che trasforma lentamente l'opera in vero Bildungsroman. Ma l'evoluzione di Firmino corrisponde anche alla trasformazione della formula narrativa: diventa infatti preponderante la dimensione filosofica e civile. Vero protagonista, non dichiarato, ma indimenticabile per il lettore, diventa così "Loton", l'avvocato, il filosofo, colui che cerca la Grundnorm, la norma base: "È una proposizione normativa, continuò, sta al vertice della piramide del cosiddetto diritto, ma è il frutto dell'immaginazione dello studioso, una pura ipotesi". Un avvocato che, nella quasi immobilità fisica, riesce ad essere attivissimo, grazie all'agilità dell'intelligenza, che è maestro di vita con la sua scelta di essere dalla parte dei deboli, di difendere i loro diritti calpestati da un potere violento e stupido. Per amore di giustizia, per utilizzare ricchezza e potere non contro, ma a favore di chi è marginale e, in genere, da ricchezza e potere, oppresso. La paterna comprensione che dimostra nei confronti del giovane Firmino, non gli impedisce giudizi severi davanti alle ingenuità delle sue affermazioni, soprattutto quando si parla di letteratura. E così la vasta cultura di "Loton" (così gli abitanti di Oporto chiamano l'avvocato, a causa della sua somiglianza con l'attore Charles Laughton) emerge dalle dotte citazioni, sempre così perfettamente inserite nel contesto del libro e del personaggio. Da sottolineare il pretesto narrativo che Tabucchi utilizza, quando, fingendo una imperfetta registrazione, permette al lettore di ricostruire in modo soggettivo, l'arringa finale dell'avvocato, dando solo alcune citazioni da lui fatte in tribunale, con stacchi anche grafici, l'una dall'altra.
Il romanzo si conclude con una speranza: l'ingiustizia che sembrava aver trionfato, forse potrà essere sconfitta, grazie proprio a una "marginale", una prostituta, una delle creature che forse danno senso alla vita di Loton.
La vicenda è collocata a Oporto, una città che, insieme al protagonista, gradualmente il lettore conosce e impara ad amare nel suo essere contemporaneamente "inglese" e "araba", cinica e sensibile, accogliente e ostile.
A cura di Wuz.it
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore