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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2023
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Putinismo allo stato puro, in salsa rossobrunista e anti-occidentale. I circa 25 autori di questo volume (che nessun editore voleva pubblicare, chissà perché) riescono a ripetere 20-30 volte che l'Occidente ha violato le promesse (promesse, non trattati) di non allargare la Nato a Est, senza menzionare, neppure una sola volta, il trattato di Budapest del '94, tramite il quale la Russia si impegnava formalmente a riconoscere i confini dell'Ucraina in cambio dell'alienazione delle armi nucleari presenti sul territorio ucraino. Riescono a ripetere ca. 20-30 volte che in Ucraina c'erano i paramilitari fascisti (c'erano, e certamente hanno commesso crimini), senza però fare riferimento, neppure una sola volta, ai massacri dei soldati ucraini (4500) da parte dei paramilitari russi, al ruolo di Igor Girkin (Strelkov, un noto politico e poi leader paramilitare russo che ha confessato di aver pianificato lui la guerra civile), all'aereo olandese abbattuto da un missile militare di matrice russa. Silenzio assoluto, ma perché? Un po' per incompetenza, un po' perché tali considerazioni porterebbero all'analisi di come il Cremlino stesse pianificando da anni lo smembramento dell'Ucraina, esacerbando soluzioni geopolitiche attuate già in Moldovia e Georgia. Negli articoli più "colti", l''Ucraina viene presentata come parte integrante dell'eredità storica russa, con argomentazioni lacunose che ricalcano alla lettera la propaganda del Cremlino. Il capitolo più incredibile è quello di Cardini, che si distingue per volgarità varie, offese alla civilità occidentale, incorrettezze storiche, strafalcioni stilistici e, da ultimo, l'affermazione secondo cui "Putin è stato costretto ad agire". L'unico capitolo interessante è quello sul gas, sebbene il presupposto di fondo (l'America vuole vendere il proprio gas liquido, dunque ha causato la guerra) è francamente campato per aria.
tutto quello che c'è da sapere sulla guerra russo-ucraina e che i media non vi diranno mai
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