Greppi imposta la sua ricerca alla scoperta del vissuto, delle storie e delle vite degli "uomini in grigio": gente comune che non è stata né eroica né criminale.
Un modo nuovo di scrivere la storia. Il periodo più buio dell'Italia novecentesca. E una domanda: cosa sarebbe stato ciascuno di noi sotto la Rsi? Un partigiano? Un complice? Una vittima? Uno spettatore?
L'Italia dei venti mesi di guerra civile (1943 - 1945) è tutt'oggi un campo di battaglia storiografico. Le responsabilità, gli eroismi, le ragioni e i torti occupano ancora molta letteratura, storica e divulgativa. Gli occhi sono puntati sui nazisti, oppure sugli ebrei, oppure sui partigiani. Con questo libro eccezionale, Carlo Greppi compie un'operazione del tutto originale e riesce a spostare la questione al di fuori del terreno consueto, impostando la sua ricerca alla scoperta del vissuto, delle storie e delle vite degli "uomini in grigio", cercando ossessivamente di restituire al lettore una visione non deformante di quel momento storico.)
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