Nello aristocratico Hôtel de Crillon, in Place de la Concorde, a Parigi, viene ucciso un vecchio tedesco, tale Wolfgang Kieling, che era in un viaggio organizzato dal Dottor Dietrich che dirige la compagnia Viaggiare con Dietrich. Wolfgang Kieling veniva da Norimberga e con lui viaggiavano la figlia, Frau Bleibtreu, e la nipote, Mareike Bleibtreu. Incaricato delle indagini è il brillante Vincent Dujardin, Ispettore capo della Sûreté nationale. I primi indizi che si presentano a Dujardin sono tre. Il primo: il morto stringe in una mano una chiave. Su un lato della chiave vi è un numero 3260 e sullo altro lato la scritta: Dietrich Sicher e Sperren Unternehmen, Harburg, Baviera. Il secondo è un foglietto ritrovato sul letto del morto e su cui vi è scritta una data: 24 maggio 1935. Il terzo indizio scaturisce dall’osservazione di Dujardin. La stanza del morto e lo stesso letto in cui giace il corpo senza vita, sono troppo in ordine per immaginare che il delitto sia stato commesso in quella stanza. Ed allora il primo interrogativo che si pone Dujardin è: dove è stato strangolato Wolfgang Kieling? Quando, a Livorno, Dujardin durante le sue indagini viene ferito dall’assassino, a prendere le redini delle indagini è Ambra Balsamo, nata Dantès, contessa di Hainaut, che in passato è stata fidanzata con il poliziotto francese. Ambra riuscirà non solo a scoprire il colpevole, ma anche qualcosa di più sconvolgente. Un qualcosa di talmente folle ed incredibile che nessuno le crederà. Un romanzo in cui l’aspetto erotico si fonde con quello poliziesco (preponderante) in cui la costruzione della trama e dello svolgimento dell’azione sono impeccabili. Mi sia consentito dirlo: un piccolo capolavoro nel suo genere. E, non esagero, credetemi. Le avventure del Duca Alberto Balsamo e di sua moglie la Duchessa Ambra Balsamo, nata Dantès, contessa di Hainaut, di nazionalità francese, si svolgono nell’Italia fascista in un periodo temporale che va dal 1925 al 1935. Sono avventure a carattere poliziesco e/o avventuroso e si svolgono nella massima parte a Firenze dove i due coniugi abitano nella villa Peregallo, in località Calenzano. Entrambi anticonformisti sono, per l’epoca in cui vivono, un perenne scandalo in quanto praticano il libero amore e lo scambio di coppia, ma, dato che sono ricchissimi, pur criticati ed esecrati, continuano ad essere ammessi nei migliori salotti della società fiorentina. Amanti del piacere, del gioco, del lusso ma soprattutto dell’avventura e dell’imprevisto, sono caratterizzati da un notevole senso di humor, ironia e audacia. Sono entrambi abili trasformisti, capaci di mimetizzarsi e di travestirsi, secondo le occasioni, in altri personaggi che sanno imitare alla perfezione. Sono ambedue pratici in ogni tipo di sport ma gli studi che hanno praticato (lui ha frequentato il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze diventando, poi, un famoso direttore di orchestra; lei ha frequentato Conservatoire national supérieur d'art dramatique di Parigi, diventando, poi, un’attrice celebre) li hanno portati a possedere una grande cultura sia umanistica che scientifica nonché ad essere grandi intenditori d’arte. Hanno girato il mondo e ciò ha consentito loro di imparare e di poter parlare in modo quasi perfetto, oltre che all’italiano, il francese, il tedesco, l’inglese, il russo, l’arabo e il cinese. Non condividono la cultura fascista e sono, anche se non apertamente, avversari del regime che combattono segretamente in ogni luogo e con ogni mezzo.
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