Vicino alla dimora del serpente
- EAN: 9788858431610

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18/06/2019 10:39:28
Libro funambolico, non solo perché le metafore dell’acrobata e dell’equilibrismo siano ricorrenti nelle poesie, ma perché stili e temi si susseguono compositi e frammentati, poliedrici e provocatori, sempre sul filo di una soluzione prima perseguita e poi raggirata. L’illusione di una ricomposizione contenutistica e formale viene irrisa continuamente, e soprattutto viene presa di mira la coerenza stilistica, poiché le varie sezioni utilizzano timbri poetici diversi e discordanti. In alcune pagine iniziali la finalità appare principalmente etica: una riflessione sconfortata sul destino dell’uomo, in bilico tra bene e male, volontà di purificazione da un lato, attrazione verso la colpa e la dannazione dall’altro. Il lettore si trova davanti a un continuo moto ascendente e discendente, a un innalzarsi e a un precipitare nell’abisso: la metafora dell’affondamento, del diluvio, dell’alluvione rovinosa che si abbatte e non lascia scampo, fa da pendant al volo in un empireo sconfinato e indifferente, in “cieli senza rete”. La salvezza può insperabilmente arrivare dall’istintività ingenua del mondo animale, da un abbandono più disarmato e fidente alla vivezza del sentimento amoroso, o al ricordo dell’infanzia e di luoghi cari. Così nelle ultime sezioni del libro prevalgono temi più docilmente affettivi, e toni che corteggiano la filastrocca, la cantilena o addirittura l’elegia. Aldilà della pregnanza metafisica dei versi, si avverte anche la lusinga dell’esibizione linguistica, la giocosità dell’improvvisazione nell’uso ossessivo delle rime e delle allitterazioni, negli enjambement imprevedibili, nella vistosa negazione della punteggiatura, nel flusso di associazioni visive e sonore, nei sapienti arcaismi e neologismi. Questo libro così pieno di immagini, voci, echi letterari, sapienza meditativa, ci ricorda continuamente la nostra caducità e la nostra immortalità.
