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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Una serie di romanzi sorprendenti che uniscono fantasia e ricostruzione storica.
«Un ufficio segreto del Ministero dell'Interno, composto da tre giovani, brillanti e audaci, chiamati a far luce su misteri, strane sparizioni, enigmi, scoperte archeologiche, avvistamenti nell'Italia degli anni Trenta.»
Italia, metà degli anni Trenta. Mussolini ordina al capo della polizia, Arturo Bocchini, di costituire un nucleo investigativo speciale con il compito di indagare su quelle vicende, criminali o meno, considerate pericolose per la sicurezza della nazione in virtù della loro natura misteriosa, bizzarra o esoterica. Il piccolo gruppo operativo, pur se inquadrato nel Ministero dell'Interno, viene affidato all'affascinante Maria Coronata Venturi e posto alle dipendenze del Gabinetto RS-33, una squadra di studiosi e ricercatori capeggiata da Guglielmo Marconi. Lo scienziato accetta, con la riserva di poter utilizzare sul campo forze provenienti dal mondo universitario anziché tradizionali agenti di polizia. La sua scelta cade su tre giovani amici che si sono distinti nei Littoriali, Davide Varelli, un geniaccio matematico, laureato in Fisica e Ingegneria; Romolo Mancini, appassionato di motori e capace di condurre ogni mezzo di trasporto, e infine Ondina Murri, esperta di storia e di lingue antiche, ma anche accesa protofemminista e dotata di un fascino cui non sono certo insensibili gli altri due. È nata la Sezione M...Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nella mia precedente recensione ho parlato della Linea Gotica vs Linea Gustav. Gli autori ovviamente devono essersene accorti e nell'ultimo volume ( ma solo in quello) la grave inezzattezza è stata corretta.
Ho letto questo e il secondo volume. Gli spunti sono simpatici. Peccato per gli anacronismi, non solo nel linguaggio. La Linea Gotica non era a sud di Roma: quella era la linea Gustav. Il ministero dell'Interno della RSI non aveva sede a Salò. Non tutti parlavano col "voi", anzi. I carabinieri erano Reali, non Regi. Lazzaretti non credo c'entrasse col socialismo, anche se forse poi l'hanno interpretato così per nobilitarlo. Per molte donne il regime fascista, anche grazie alle sue organizzazioni, fu fattore di "emancipazione" modernizzatrice, altro che solo mogli e madri a casa: c'erano impiegate, professoresse, direttrici di musei, soprintendenti, nonché appunto quelle delle organizzazioni femminili.
Un'amica entusiasta mi ha prestato i primi tre volumi della serie. Conoscendo i suoi gusti, di solito rifiuto con qualche scusa, ma in questo caso devo ammettere che la trouvaille dell'archivio segreto, l'ambientazione, il carattere particolare delle indagini, e l'inconsueta trinità di investigatori, hanno suscitato la mia curiosità. Quindi dopo una serie di letture impegnative mi apprestavo a godere del piacere di leggere una storia per la storia, senza alcun dovere di studio o approfondimento. La delusione è stata grande, non saprei dire se a causa delle mie elevate aspettative o perché i libri sono proprio brutti, diciamolo senza mezzi termini. Condivido pienamente la puntuale critica fatta da maurizio. mau. codogno, queste storie alla X-Files “de noantri” - superficiali e davvero poco avvincenti - sono veramente irritanti, almeno quanto il terzetto di giovani e supponenti investigatori, che ogni due o tre righe si accendono una sigaretta. Tre personaggi piatti, semplici figurine che si muovono e parlano attraverso luoghi comuni: e pensare che la ragazza viene definita protofemminista! Se poi si pensa che per stilare questi capolavori ci si sono messi in tre! Numero perfetto si diceva una volta, non in questo caso. L'unica consolazione, da buona genovese, il fatto che non ho speso una palanca. Diplomaticamente, quando ho restituito i volumi all'amica mi sono tenuta sul vago nel giudizio, per non darle un dispiacere.
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