Il brigantinaggio è un fenomeno complesso che attraversa l’Europa e in particolare l’Italia tra Sette e Ottocento, assumendo volti diversi a seconda dei contesti politici e sociali. Indica l’attività di bande armate che agiscono nelle campagne e nelle montagne, composte spesso da contadini, disertori o ex soldati. Ma dietro l’immagine del fuorilegge si cela una realtà più profonda: il brigante non è solo un criminale, ma anche il segno di una società in disordine, di un mondo contadino stretto tra miseria e repressione. Nel Mezzogiorno postunitario, il brigantinaggio si manifesta come forma di resistenza popolare contro lo Stato unitario, la leva obbligatoria, la perdita dei diritti locali e il peso delle tasse. La linea che separa giustizia e ribellione si fa sottile, e il brigante diventa una figura sospesa tra mito e realtà.
Nel cuore di questo fenomeno si intrecciano povertà, esclusione e potere. I briganti conoscono i sentieri e le valli meglio dei soldati che li inseguono, si muovono in un territorio che li protegge e li tradisce. Le comunità rurali oscillano tra complicità e paura: a volte li nascondono, altre li denunciano. I monti e le foreste diventano spazi di libertà, simboli di un ordine alternativo. Attorno a queste figure nasce un immaginario potente: nelle ballate popolari e nelle cronache dell’epoca, il brigante è ora eroe romantico, ora assassino spietato. La letteratura e l’arte del XIX secolo trasformano questa ambiguità in mito, consegnando al tempo la figura del ribelle che vive fuori dalla legge, ma anche fuori dall’ingiustizia.
Nel dopounificazione, il brigantinaggio esplode in una guerra civile non dichiarata tra lo Stato e il Sud. I villaggi vengono bruciati, gli eserciti avanzano, le bande si dissolvono o si arrendono. Ma l’eco di quel conflitto resta: nei racconti, nei documenti giudiziari, nelle memorie contadine. Con il passare dei decenni, il brigante diventa una figura simbolica della questione meridionale — eroe per alcuni, criminale per altri. Oggi gli storici lo leggono come una lente per comprendere le disuguaglianze sociali, la resistenza alla modernità e la frattura tra Stato e popolo.