Dimmi che non può finire
- EAN: 9788806244989
65° nella classifica Bestseller di IBS Libri Narrativa italiana - Moderna e contemporanea (dopo il 1945)

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Gaia la libraia Vuoi ricevere un'email sui tuoi prodotti preferiti? Chiedi a Gaia, la tua assistente personale
Che cosa faresti se sapessi la data di scadenza di ogni cosa che ti capita: la vivresti lo stesso, con la certezza di perderla, oppure la eviteresti per non provare dolore? La storia di una donna, un uomo e un bambino che si riconoscono a vicenda. E riconoscendosi smettono di avere paura.
«Al centro di Dimmi che non può finire, in fondo, si trova la vulnerabilità della condizione umana, quella fragilità che ci costringe spesso a fare i conti con la perdita o il rifiuto, con il sentimento di essere invisibili o il bisogno di essere riconosciuti». - Michela Marzano, Robinson
– E quindi tu non vuoi essere felice perché poi finisce? E ti sembra una cosa buona? – domandò.
Fui spiazzata da come era arrivato dritto al punto.
– Se tengo a qualcosa, so quando finirà e anche che questo mi farà soffrire.
Allora lui, con gli occhi che parevano quasi piú grandi, mi disse una frase che non avrei mai dimenticato: – Sí, ma tanto poi ricomincia.
Fin da quando era piccola, Amanda crede di poter conoscere in anticipo il giorno in cui finirà ogni gioia che la riguardi: tutte le volte che una situazione la rende felice, le cifre arrivano in serie e puntuali a indicarne la data di scadenza. Cosí, per timore, lei gioca in difesa, sottraendosi a ogni possibilità di realizzazione e impedendosi di sognare. Non ha un fidanzato, abita in casa con la madre e non ha molti amici, a parte una soubrette tanto cinica quanto avvenente e una vicina che è anche la sua psicoterapeuta. Il giorno in cui perde l'ennesimo lavoro, Amanda accetta di occuparsi di un bambino di sette anni, sebbene i bambini non le piacciano, anzi, proprio per questo: se svolge un lavoro che non la soddisfa, allora quel lavoro non potrà perderlo mai. Samuele però le somiglia: è un po' disadattato, orfano di madre e bisognoso d'amore. Grazie al rapporto con lui e con suo padre, Davide, Amanda tenta di affrontare i nodi della propria esistenza, finché i numeri non la sfidano con una nuova data di scadenza. È il momento di scegliere se rinunciare ancora alla vita oppure, per la prima volta, rischiare.

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26/01/2021 09:14:15
Amanda ama la matematica e soprattutto ama i numeri tanto da vederli ovunque e credere in base a come le appaiono di sapere la fine di ogni cosa! Decide così per non soffrire quanto aveva sofferto da piccola di anticipare la fine delle cose tipo licenziarsi dai suoi lavori prima di poter essere licenziata o non guardare la fine dei film .... Cerca lavori che non le piacciano per non soffrire e così accetta di fare la baby sitter a Samuele proprio xche non ama i bambini! Ma Samuele è un bambino che ha già sofferto tanto e che le somiglia molto.... Un libro che ho apprezzato perché mette a nudo molte parti di ognuno di noi!!! A volte si tende realmente a stare nella nostra zona di comfort perché la conosciamo, perché ci adattiamo, perché rischiare e cambiare spaventa ! E allora ci adattiamo anche al dolore purché conosciuto ...., ma così facendo spesso si sopravvive non si vive ... e non scopriamo le potenzialità che ognuno di noi abbiamo!!! Ho amato molto la figura di Samuele che ci svela benissimo che l’amore fa miracoli, cura le ferite e dona coraggio ❤️... sia nel riceverlo che nel darlo ! Buona lettura !
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17/01/2021 18:09:13
Autrice bravissima. Usa le parole in modo splendido. I suoi personaggi sono reali , potresti incontrarli per strada.Bravissima e bella storia
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09/01/2021 14:00:28
Lettura interessante,l'esordio molto originale poi la storia diventa un po scontata.
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28/10/2020 16:54:06
Amanda sempre stata una persona “particolare” da quando bambina si è trovata catapultata da una situazione di estrema agiatezza ad un’altra di altrettanta povertà, da quando ha dovuto lottare contro l’assenza improvvisa del padre o da quando, crescendo, ha dovuto in qualche modo far da madre a sua madre che non riesce a chiamare mamma. E’ convinta di avere un potere, quello di riuscire ad indovinare la fine delle cose belle per l’apparizione continua di numeri e questo suo convincimento l’accompagnerà in ogni sua azione, in ogni sua scoperta, in ogni momento felice che decide di abbandonare per paura della fine della felicità dettata da quei numeri. Una serie di circostanze la porteranno ad agire con un bambino dalla spiccata sensibilità e da un dolore sopito, anche lui convinto di essere invisibile soprattutto a chi lo ama di un amore distorto e lontano e l’incontro con la famiglia finirà per rimettere in discussione la sua vita. Una bellissima storia di rinascita e riscoperta di se stessi, di quotidiani lasciati andare alla vita e non intimamente vissuti, che scandaglia l’animo della protagonista, ma anche dai tanti personaggi che intorno a lei ruotano, di cui Sparaco tratteggia atteggiamenti, manie, psicologia, per una narrazione che si fa incalzante, che procede di scoperte in intuizioni, che pone al centro la ricerca della serenità dopo aver attraversato paure ormai sedimentatesi nell’animo.
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28/10/2020 15:50:02
Un libro che commuove e vorresti non finisca mai.

Amanda, Samuele e Davide. Ovvero la baby-sitter, il bambino e suo padre, un improbabile trio al centro del romanzo Dimmi che non può finire (312 pagine, 18 euro), di Simona Sparaco, edito da Einaudi dopo Nel silenzio delle nostre parole pubblicato da Dea Planeta (ne abbiamo scritto qui). Una bella storia sul senso della paura e dell’abbandono, sul timore che tutto debba finire e che quindi è bene non far proprio cominciare. Così la pensa Amanda Giudici, trentenne romana, che vive con la madre alcolizzata in una situazione di grave precarietà economica.
La vita di questa ragazza è segnata dai numeri che, a suo dire, le parlano, indicandole la fine di ogni cosa. Potere o maledizione? Entrambe le cose, perché la vita di Amanda finisce per esserne pesantemente condizionata, nonostante i rimproveri della sua analista Vanda, che la esorta a non credere a queste cose, ma al contrario la invita ad aprirsi alla vita. L’incontro con Samuele, bambino dell’alta borghesia, le consentirà di riconoscersi in lui e di allacciare una relazione sentimentale con il padre, suo ex compagno di classe alle elementari, ora stralunato ideatore di videogiochi. Ma niente è facile e ciò che sembra essere la felicità viene improvvisamente minata da una nuova data che pare volerla mettere in guardia dalla fine imminente di quella storia d’amore.
Tutto cambia, ogni cosa viene rimessa in discussione: i fantasmi del passato, il senso dell’abbandono riemergono con forza in queste pagine che non spiccano per originalità, ma che comunque regalano un’opera di facile lettura, intensa al punto giusto, delicata e pungente insieme, con un finale spiazzante. Dove i numeri recupereranno la loro centralità e il loro potere divinatorio.
Recensione di Alessandro Orofino
