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Il primo libro del rapper più colto, autorevole e seminale della discografia italiana, la doppia genesi dell’autore di Quelli che benpensano e del genere musicale che ha dato e dà voce alle speranze, i tormenti, le battaglie sociali e personali di intere generazioni di ragazzi e ragazze sparsi in tutto il Pianeta.
È il 1992 e il secondo millennio è ormai agli sgoccioli quando in radio debutta un pezzo rap destinato a diventare un classico istantaneo: si tratta di Fight da Faida, le cui rime impegnate e corrosive sono destinate a cambiare l’idea di musica di denuncia sociale. Quasi trent’anni dopo, il suo autore, Frankie hi-nrg mc – al secolo Francesco Di Gesù – è considerato uno dei numi tutelari del rap italiano. Oggi per la prima volta si racconta, dall’infanzia nomade al seguito dei genitori alla scoperta della musica e all’incisione del primo disco; ma Frankie hi-nrg mc ricostruisce anche le tappe cruciali di un’altra storia, quella che negli stessi anni si gioca dall’altra parte dell’oceano, a New York, dove un gruppo di musicisti autodidatti sta dando vita a un sound completamente nuovo, fabbricando fisicamente la strumentazione necessaria per mixare pezzi diversi e inventando la cultura hip hop: grazie a un rivoluzionario sistema di qr-code, potranno essere ascoltati in diretta classici e perle meno conosciute del rap.I primi capitoli alternano le vicende fra le due sponde dell’Atlantico, rimbalzando dall’Italia – dove affondano le origini dell’artista e del suo nucleo familiare, e dove sono i luoghi in cui è cresciuto – a New York, in cui nasce e si sviluppa il rap contornato da altri fenomeni giovanili. Sono due itinerari che viaggiano separati ma che col tempo si congiungeranno, germogliando nella vita di Francesco grazie alla sua inesauribile curiosità, alle sollecitazioni culturali dei genitori – per i quali traspare una grande tenerezza –, all’amicizia con compagni di scuola e agli stimoli musicali della famiglia allargata nella quale, durante le estati passate da ragazzino in Sicilia, zii e cugini strumentisti autodidatti producevano la colonna sonora delle serate all’aperto. Fino alla presa di consapevolezza delle proprie capacità compositive, all’addentrarsi nell’ambiente discografico e al primo brano di successo. L’esposizione si avvale di una lingua tutt’altro che banale e a tratti raffinata – così com’è nei testi che compone – e di notevoli competenze tecniche legate al suo mondo artistico; e ad arricchire la trattazione un’intelligente autoironia che tocca in particolare la sua adolescenza. Come nei suoi lavori, il “potere alla parola” è la cifra distintiva, ma la profondità della narrazione – più volte scanzonata, talora delicata – si deve alla raggiunta maturità (e non solo anagrafica) dell’Autore. Interessante il corredo iconografico.
Il rap, si sa, è innanzitutto parola. Frankie Hi-nrg Mc è uno che con le parole ci sa indubbiamente fare e sorprende che sia dovuto giungere alla ricorrenza del mezzo secolo di età per dare alle stampe il suo primo libro. D'altronde anche le sue pubblicazioni discografiche sono piuttosto rarefatte: perchè la parola, questa è la lezione fondamentale, è importante solo finchè le viene dato il giusto valore. Francesco Di Gesù, vero nome del cantante, le ha sempre sapute soppesare correttamente e lo dimostra a perfezione anche con Faccio la mia cosa, racconto di alta intensità che viaggia su due paralleli binari: quello autobiografico e quello della storia del rap, fermandosi al 1993 in cui Frankie esordisce nel mondo della musica con la memorabile Fight da faida. Fin dal suo primo brano il Nostro si è saputo dimostrare del tutto cosciente dei propri mezzi artistici e dedito principalmente ai contenuti, senza naturalmente tralasciare la forma, ma dedicandole un'importanza secondaria: le sue canzoni sono racconti, articoli di giornale, approfondimenti di assoluta rilevanza e nel suo libro Frankie adotta lo stesso stile incisivo, trascinante e a tratti scanzonato. Le 240 pagine del libro realmente volano e, idea dall'enorme potenziale, vedono accompagnare le parole scritte a una serie di QR code che, di volta in volta, rimandano a contenuti sul web che illustrano quanto appena raccontato sulla pagina (principalmente canzoni, ma non solo).
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