Nome d'arte di W. Houghstone, attore statunitense di origine canadese. Dopo una lunga attività nel vaudeville, a Broadway dal 1924, è richiamato, come molti attori di teatro, dal cinema sonoro ed esordisce, già maturo, in Gentlemen of the Press (I signori della stampa, 1929) di M. Webb. A partire da The Virginian (Il virginiano, 1929) di V. Fleming, in cui interpreta uno splendido villain, Hollywood ne fa una stella dalla luce intensa anche se breve. Dalla solida biografia di Lincoln di un tardo D.W. Griffith (Il cavaliere della libertà, 1930) all'H. Hawks più sobrio (Codice penale, 1931), dal cinico ritratto della Depressione (La follia della metropoli, 1932, di F. Capra) alla più tesa delle sfide all'O.K. Corral (Il giustiziere, 1932, di E.L. Cahn) fino al più cupo G. La Cava (Gabriel Over the White House, 1933), copre con raro eclettismo i primi anni '30, ma poi (in particolare dopo Cuori umani, 1938, di C. Brown,) viene accantonato e riprende l'attività teatrale, che interrompe solo occasionalmente nel 1941 per interpretare il luciferino L'oro del demonio di W. Dieterle, i deliri sternberghiani di I misteri di Shanghai e Il mistero del falco dell'esordiente figlio John, che lo dirige poi a più riprese (incluso Il tesoro della Sierra Madre, 1948, che gli vale una nomination).