"Propr. E. Raphael R., regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Dopo le prime esperienze nella produzione televisiva e cinematografica, con un buon curriculum di animatore, esordisce firmando un piccolo horror dal pedigree blasonato (D. Lynch figura tra i produttori) e dall'enorme redditività a fronte di investimenti modestissimi, Cabin Fever (2002), sanguinolenta vicenda di contagio e di follia tra un gruppo di amici in un cottage sperduto nei boschi, nella quale l'amante del genere rinviene una vivace rielaborazione di trent'anni di cinema del terrore, da S. Raimi a D. Cronenberg, da J. Carpenter a M. Bava. Con il successivo Hostel (2005), R. inaugura un nuovo filone, il cosiddetto «torture porn», declinazione dell'horror che si compiace di mostrare torture e mutilazioni inflitte ai corpi piacenti dei suoi protagonisti, con un vago alibi politico sollevato dal medesimo regista (gli orrori di Guantanamo), per la gioia di platee in massima parte teen; il gioco prosegue ambiguamente anche nel secondo capitolo, Hostel - Part II (2007), questa volta tutto imperniato sullo strazio dei corpi femminili, pur nella comune ambientazione nell'Est europeo. In un gioco di specchi con la fisicità disturbante del genere negli anni '70, l'approccio viscerale ed esplicito di R. all'horror trova molti estimatori e detrattori: tra i primi, Q. Tarantino che gli offre la regia di uno dei finti trailer del suo Grindhouse - A prova di morte (2007)."