Attore statunitense. Comico imprevedibile ed eccessivo, debutta in teatro e, passando per la radio, s'impone grazie al Saturday Night Live. L'esordio cinematografico avviene con una piccola parte in Verso il sud (1978) di J. Nicholson, ma il film che lo fa conoscere è Animal House (1978) di J. Landis, dove è Bluto, capo di una sgangherata confraternita universitaria, con tanto di toga e corona d'alloro. Dopo aver interpretato un pilota pazzo in 1941 - Allarme a Hollywood (1979) di S. Spielberg, gira insieme a D. Aykroyd The Blues Brothers (1980) di J. Landis, musical demenziale, diventato un fenomeno di costume anche per il copiatissimo look dei protagonisti: vestito, cappello e occhiali neri. Lontani dal suo stile irriverente sono invece Chiamami aquila (1981) di M. Apted e I vicini di casa (1981) di J.G. Avildsen. Nemico della moderazione anche nella vita reale, muore di overdose nella stanza di un hotel a soli trentatré anni e diventa un'icona dell'anticonformismo provocatorio ed eccessivo, oggetto di culto anche per le generazioni successive.