Attore italiano. Di padre svedese e madre irlandese, s'impone nell'opera di esordio di M. Bellocchio, I pugni in tasca (1965), in cui è un giovane dall'aria serafica e crudele che uccide la madre e il fratello minorato, e alla fine viene schiantato da una crisi epilettica. Il volto angelico e lo sguardo sulfureo, è assolutamente perfetto in un tale scenario dissacrante, che anticipa gli umori dell'imminente sessantotto. Interpreta poi Quien Sabe? (1966) di D. Damiani e Requiescant (1967) di C. Lizzani, due fra i più «politicizzati» spaghetti-western. In Grazie zia (1968) di S. Samperi imprime un tocco di gelido disprezzo alla figura dell'adolescente che seduce la bella zia, impersonata da L. Gastoni. All'apice della notorietà, recita in Galileo (1968) di L. Cavani, Nel nome del padre (1972) di M. Bellocchio e partecipa al film sperimentale di A. Grifi, Transfert per Kamera verso Virulentia (1970). Successivamente compare in numerosi film, tra i quali Caro Michele (1976) di M. Monicelli, Porci con le ali (1977) di P. Pietrangeli, Gli occhi, la bocca (1982) di M. Bellocchio, Manila paloma blanca (1992) di D. Segre, Irma Vep (1996) di O. Assayas.