Attrice greca. Bruna, prosperosa, sguardo altero, dopo essere emigrata in Italia per studiare agli inizi degli anni '40, esordisce sul grande schermo in piccole parti che evidenziano il suo particolare fascino. Le porte del successo si aprono con il ruolo della fatale Ginevra nel dannunziano Il delitto di Giovanni Episcopo (1947) di A. Lattuada. La consacrazione avviene nelle pellicole seguenti, quando R. Matarazzo la chiama per interpretare accanto ad A. Nazzari una serie di melodrammi strappalacrime a tinte fosche che appassionano l'Italia per oltre un decennio, affibbiandole il cliché di donna passionale destinata all'infelicità da cui non riuscirà più a liberarsi: da Catene (1949) a Tormento (1950), da I figli di nessuno (1951) a Torna! (1954), da L'angelo bianco (1955) a Malinconico autunno (1958). Diretta da altri registi, non riesce a trovare ruoli di un certo spessore, se non la moglie abbandonata nel divertente Lo smemorato di Collegno (1962) di S. Corbucci e la madre borghese del letterario Il conformista (1970) di B. Bertolucci. Svanita a poco a poco la popolarità con la giovinezza, dirada le sue apparizioni sino al ritiro dalle scene.