L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Purtroppo una delusione... di Hunger Games non ha proprio nulla. La trama ormai, con tutti i distopici in circolazione, è banale e lo svolgimento è fiacco. Le premesse per un bel romanzo c'erano Firenze, la rinascita, una piccola elitè di artisti... ma tutto si conclude sul nascere. Se ci sarà un seguito non so se lo leggerò.
I presupposti per essere una bellissima lettura c'erano tutti, questo è innegabile. Purtroppo, come vi dicevo prima, le somiglianze con Hunger Games ci sono, e alcune sono davvero troppo evidenti. Ad alzare il livello della lettura ci pensa sicuramente lo stile di scrittura dell'autrice, uno dei punti forza del romanzo. Chiaro, lineare, fa sì che la lettura scorra via in poco tempo e piacevolmente. La caratterizzazione dei personaggi, ahimè, è piuttosto scarsa: la protagonista non sembra avere un carattere definito, cambia completamente in base alle situazioni. I protagonisti maschili sono due, Luca e Einar. Nonostante io abbia avuto l'impressione che le intenzioni della Romero fossero quelle di mettere in risalto Luca, il risultato è quello opposto: Einar è decisamente più interessante, probabilmente il personaggio meglio riuscito di tutto il romanzo. Gli altri personaggi sono poco approfonditi, Erika viene descritta come la migliore amica della protagonista, Maite, ma di lei non si sa nulla, non c'è niente che faccia capire il perché dell'amicizia tra le due. Stesso discorso vale per il Presidente, che dovrebbe essere il "cattivo" della situazione, ma non riesce a discostarsi dai soliti cliché. Un altro punto a sfavore è la totale mancanza di descrizioni fisiche dei personaggi: del loro aspetto si sa poco o niente, ed è un fattore che mi è dispiaciuto molto. Garden, però, si salva dalla bocciatura grazie al finale, un vero e proprio colpo di scena che fa sperare in un secondo volume della saga decisamente migliore del primo. Concludo consigliando Garden a coloro che non hanno letto Hunger Games o che non trovano fastidiosi alcuni "richiami" a quest'ultimo, e spero nel secondo volume della serie, che leggerò fiduciosa in un miglioramento.
Il libro riporta la fascetta (l'Hunger Games Italiano) le somiglianze finiscono qua!! Garden e Hunger Games hanno in comune solo di appartenere al genere distopico. Paragonare HG a Garden è come paragonare una Mercedes con una Fiat... Trama carina ma fotocopiata,personaggi non definiti che lasciano forti dubbi, imperdonabile il finale, presuppone che il lettore vada a leggere il seguito.... Prezzo: Mondadori applica un prezzo davvero eccessivo per il libro che è. Lo stile è piacevole ma la storia nn affascina, è prevedibile anche se gradevole. Comunque non è un giudizio categorico, se ci sarà un seguito spero migliori i margini ci sono. In conclusione trovo sia un operazione commerciale fatta a tavolino, nn certo una scrittrice rivelazione...
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore