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Il gioco della vita è il secondo capitolo della saga di Jalna: una saga familiare amatissima che, a partire dagli anni Venti, conquistò generazioni di lettori, con undici milioni di copie vendute e centinaia di edizioni in tutto il mondo, seconda solo a Via col vento fra i bestseller all’epoca della prima uscita.
«Affrettiamoci a riscoprire la scrittura di Mazo de la Roche, sconfinata e selvaggia come i paesaggi del suo Canada». - Andrea Marcolongo, «TTL – La Stampa»
«Un ritratto di famiglia reso attuale dalla vena ironica che lava via la patina post-ottocentesca e lascia sulla carta un divertito affresco sociale e sentimentale. Vale davvero la pena di riscoprirla». - Francesca Frediani, «D – la Repubblica»
«Una Downton Abbey di sfumato sapore vittoriano». - Nadia Fusini, «il venerdì – la Repubblica»
È trascorso un anno da quando abbiamo lasciato la turbolenta Jalna. Eden è scomparso e non si hanno più notizie di lui, Alayne è tornata a New York, Pheasant ha avuto un figlio da Piers e lo ha chiamato Maurice, come suo padre. Ritroviamo la famiglia riunita attorno al tavolo davanti a un invitante soufflé al formaggio e una bottiglia di rum di quelle buone per gli uomini. Manca solo Adeline. La nonna ormai passa la maggior parte del tempo a letto: quello stesso letto che è stato testimone di concepimenti, nascite e addii, e che ora sembra attendere un commiato. Difficile credere che la complicata trama tessuta da Adeline nelle stanze di Jalna possa squarciarsi. Ma una preoccupazione domina su tutte: a chi andrà l’eredità? Per tenere tutti in pugno, la furbissima nonna ha dichiarato che sarà destinata a una sola persona. Così, fra gelosie e sospetti reciproci, scatta la rincorsa all’ingente patrimonio: finirà forse nelle mani di Renny, per cui tutte le donne, nonna compresa, perdono la testa? O il fortunato sarà Nicholas, il più anziano, il figlio preferito? O l’adorabile piccolo Wakefield? Nel frattempo, il giovane Finch ha ben altro a cui pensare e coltiva in gran segreto la sua passione per le arti nell’attesa di entrare finalmente a far parte del gruppo degli uomini Whiteoak, mentre Renny non riesce a dimenticare l’affascinante Alayne, che tornerà a rimescolare le carte.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Uno degli aspetti per me più belli della saga di Jalna è il modo in cui Mazo de la Roche trasforma l'antica dimora della famiglia Whiteoak in un vero e proprio personaggio che con la sua ombra avvolge il destino dei suoi abitanti. Lungi dall'essere il semplice sfondo delle vicende narrate, Jalna sembra prendere vita fra le pagine, richiamando a sé, in un moto di attrazione irresistibile, tutti i membri della sua strampalata famiglia. La vera anima di Jalna si conferma essere l'ormai centenaria nonna Whiteoak che, in barba alla sua veneranda età, si mostra più in forma che mai (almeno nello spirito) e ancora una volta la scrittrice concentra su di lei la parte più ironica e bizzarra della sua penna. È proprio lei a tenere sulle spine l'intera famiglia che si affanna attorno ad un solo quesito fondamentale: chi sarà l'unico erede della fortuna della vecchia matriarca? Ho ritrovato quella leggerezza che mi aveva già donato la lettura del primo volume, è stato bello tornare a Jalna, riascoltare il profumo degli alberi carichi di frutta e ammirare la natura lussureggiante che attornia la vecchia casa. Ho notato però un certo sbilanciamento nella gestione dei punti di vista dei personaggi e dello spazio loro concesso: questa volta è l'eccentrico e schivo Finch a prendersi gran parte della scena e al suo percorso fatto di incomprensioni e solitudine è dedicato il maggior numero di pagine. Di conseguenza, se il suo approfondimento psicologico risulta notevole, lo stesso non vale per gli altri personaggi di cui avrei infatti voluto sapere di più, soprattutto per quanto riguarda Pheasant (in ombra in questo volume) e Alayne. Vedremo cosa accadrà nel terzo!
Il primo volume, Jalna, mi era piaciuto abbastanza, questo secondo mi ha fatto abbandonare (lunghissima) la saga definitivamente... ripetitivo e dispersivo.
La saga della famiglia Whiteoak continua ad appassionare anche nel secondo capitolo. aspetto il prossimo...
Recensioni
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