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Negligenti, narcisiste, svilenti, evitanti, distruttive, vanitose, violente. Talvolta, perfette, solo in apparenza, però. In una parola: tossiche, perché come le tossine infettano la vita dei loro figli.
Sono madri che non sanno amare. In comune hanno il fatto che sono difficili da smascherare perché all'esterno possono anche sembrare brave mamme, ma in realtà esercitano le loro violenze, spesso sottili, giocando su un sentimento e un bisogno essenziale del bambino: sentirsi amato. È difficile ammettere che una madre possa essere inadeguata o violenta nei confronti di un figlio, perché una madre, per il senso comune, è necessariamente una buona madre. Eppure il trauma del maltrattamento materno, nelle sue varie declinazioni, segna non solo l'infanzia ma anche la vita adulta, soprattutto quando la sofferenza è taciuta. Questo libro dà voce alle vittime di queste madri che feriscono. Aiuta a capire cosa scatena il maltrattamento materno e quanto sia difficile guarirne anche da adulti, perché a volte s'instaura tra le due parti un legame drogato. Anne-Laure Buffet offre delle vie per recuperare autonomia e fiducia in se stessi, per elaborare il lutto della madre ideale, liberando, così, nuove forze e nuove risorse affettive.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Penso di parlare un po' a nome di tutti dicendo che in generale quando pensiamo a un genitore che rende infernale la vita dei figli si tende a puntare il dito più facilmente contro il padre, forse perchè culturalmente si ritiene che il sesso forte possa far più danni in confronto a quello debole oppure perchè è considerato più oltraggioso pensare a una madre mostruosa rispetto a un padre che si dà già per scontato che in quanto uomo sia dotato di una sensibilità inferiore e quindi “legittimato” a concedere meno affetto alla prole, ma dopo aver letto questo libro ho capito che le madri possono essere altrettanto terribili, se non addirittura peggiori tenendo in considerazione che ti portano in grembo per nove mesi, un lungo periodo in cui vi ritrovate ad essere una cosa sola e questo già di per sé porta a pensare di avere un legame speciale con la propria genitrice. Naturalmente consiglio questo libro a tutti coloro che hanno sofferto e ancora soffrono a causa della propria madre portandosi dietro cicatrici dolorose e profonde, perchè possano dare un senso a ciò che hanno subito e trarne un po' di conforto. Tuttavia lo consiglio anche a chi come me ha una madre che ovviamente non è perfetta, ma che nonostante i suoi tanti difetti e le sue tante mancanze grazie a questo libro finirà per essere inevitabilmente rivalutata al pari di una santa donna.
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