Il nero e l'argento

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17/05/2020 20:51:20
Breve romanzo tragicomico che fa riflettere sulle sfide a cui la vita ci mette alla prova. Emozioni, gioie e paure dei personaggi sono il fulcro della narrazione e Paolo Giordano riesce con grande abilità a trasmettere ogni sensazione al lettore come se fosse direttamente coinvolto nella storia.
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17/05/2020 19:57:05
Un piccolo romanzo scritto benissimo, semplice, vero e molto emozionante. Una storia ambientata ai nostri giorni che racconta una famiglia formata da una giovane coppia (la storia è narrata in prima persona dal marito) con un bambino piccolo e la loro tata-governante. La scoperta di un cancro da parte di quest'ultima, aumenterà le incertezze e sarà, inconsapevolmente, la causa di una riflessione profonda da parte di "lui". Un Giordano in stato di grazia che ci apre le porte di una storia semplice e bellissima, con molto pudore e rispetto. Grande sorpresa.
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17/05/2020 15:35:44
penso sia la prova della maturazione dell'autore, che mantiene la malinconia del suo primo libro e stavolta ci mette più sostanza. lì non avevo fatto nessuna piegatura, stavolta ne ho fatte tante (è il mio indice di gradimento). bella la storia e belle le anime dei personaggi, belli gli scorci delle loro vite comuni e bella la sensibilità di chi le racconta. Assolutamente dal leggere
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17/05/2020 06:53:03
Il talento di Paolo Giordano si rivela anche qui. In quella che può sembrare la semplice descrizione di una famiglia, lui ci porta a ragionare su ciò che si nasconde dietro ogni banalità, su come siano importanti i legami , dati per scontati, e su come ogni nostro comportamento abbia un’interpretazione all’esterno talvolta diversa dall’intenzione da noi data. Un libro sicuramente lontano da “La solitudine dei numeri primi”, ma che dimostra come in poche semplici pagine Giordano abbia voluto presentare al lettore il quadro di una normalità che talvolta fa paura, e che ci fa sentire impotenti. Un romanzo di maturazione dello scrittore, che cela un’interpretazione psicoanalitica da non sottovalutare, e nella quale potremo trovarci noi poiché “Il nero e l’argento”, potrebbe essere la storia di ognuno di noi.
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13/05/2020 23:26:17
Paolo Giordano non delude mai...
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13/05/2020 18:22:41
penso sia la prova della maturazione dell'autore, che mantiene la malinconia del suo primo libro e stavolta ci mette più sostanza. lì non avevo fatto nessuna piegatura, stavolta ne ho fatte tante (è il mio indice di gradimento). bella la storia e belle le anime dei personaggi, belli gli scorci delle loro vite comuni e bella la sensibilità di chi le racconta. Assolutamente dal leggere
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13/05/2020 13:41:12
La storia di Nora e di suo marito racconta di solitudine, di abbandono, di paura, di incertezze, di due esseri che fanno fatica a trovarsi, capirsi e viversi. Una relazione che si basa sulle incertezze, i dubbi che sono mitigati dalla signora A. che, non è solo tata o collaboratrice domestica, ma molto di più. Diventa custode in silenzio dei loro stessi silenzi, della loro vita, dei loro segreti perché "La signora A. era la sola vera testimone dell'impresa che compivamo giorno dopo giorno, la sola testimone del legame che ci univa. Senza il suo sguardo ci sentivamo in pericolo". Paolo Giordano traccia tutte le difficoltà di una coppia nel vivere la quotidianità, le paure, i dolori dell'eventuale abbandono, ma anche il coraggio che bisogna avere per affrontare e vivere determinate situazioni e tornare a essere "insolubili l'uno nell'altra".
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Essenziale nello stile, toccante nel contenuto
18/07/2018 08:24:01
Ho amato il Giordano de "La solitudine dei numeri primi". Sono felice di averlo ritrovato il questo breve romanzo assai toccante.
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22/07/2016 22:58:29
E' il primo libro di Paolo Giordano che leggo: non ho letto l'osannatissimo romanzo La solitudine dei numeri primi (perché diffido dei libri che vincono premi letterari!) e quindi il mio non è un giudizio comparativo sulle opere di questo giovane scrittore, ma solo su "Il nero e l'argento". E' una storia interessante e intelligente, anche se apparentemente banale, una storia che aiuta a riflettere, senza annoiare, sulla difficoltà della vita quotidiana in coppia (grandiosa la parte dedicata alla divisione dei ruoli all'interno delle coppie d'oggi!) e dell'essere genitori, ma - soprattutto - sulla incapacità di comprendere la malattia, l'amore e i miracoli che la malattia e l'amore producono. E' una storia narrata con uno stile leggero e immediato, con alcune pagine molto poetiche: un libro scritto molto bene. Nel complesso è un bel libro, apparentemente triste, ma sostanzialmente pieno di speranza, oltre che di tenerezza, perché alla fine non è la morte a trionfare, ma la vita: il bambino che pronuncia a voce alta il nome (mai rivelato prima) della persona morta che tanta importanza ha avuto nella vita sua e dei suoi genitori ci dice che quella persona continua ad essere presente e ad agire su coloro ai quali ha voluto bene!
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14/07/2016 16:41:32
Da Paolo Giordano pubblicato da Einaudi mi sarei aspettato decisamente di più. Un buon esercizio di stile, ma poco altro. Peccato.
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28/02/2016 21:04:56
Questo libro per me è stata una grande delusione. La storia non è coinvolgente ed i personaggi scompaiono all'ombra della storia della malattia della signora A... Non lo consiglierei.
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24/02/2016 07:31:07
Questo romanzo non è a livello dei primi, ma comunque sempre molto particolare e bello da leggere
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11/02/2016 08:59:25
La scrittura è sicuramente molto ricercata e controllata, direi persino troppo, da risultare a volte stucchevole. E forse non aiuta nemmeno a delineare i personaggi, i loro sentimenti, il loro profilo. Manca un focus sulle vicende, manca il cuore pulsante delle azioni, del sentire. Non succede niente, non si "sente" niente. Non si capisce affatto che questa è una coppia in crisi, né che sono così giovani e inesperti, isolati, egoisti ecc. Non si percepisce affatto tutta questa importanza della signora A., tutte le sue presunte doti umane ecc. Il romanzo avrebbe avuto bisogno di maggior sviluppo, per entrare meglio nelle dinamiche, che qui sono solo accennate. Oppure avrebbe potuto fermarsi alla brevità del racconto, ma anche in questo caso, temo, la sua lettura avrebbe lasciato una sensazione di vacua nullità.
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20/08/2015 12:29:18
Bel libro, scritto bene, velato di malinconia.
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07/07/2015 14:13:38
No, non mi è proprio piaciuto: personaggi senza spessore, storia banale, stile anonimo. Do 2 solo per rispetto di quelli che si sono sentiti coinvolti nella vicenda dolorosa della malattia.
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24/12/2014 17:48:24
Storia triste, commovente e reale; nuda e cruda, che non lascia scampo perché cupa e pervasa da un senso di fine dove la morte aleggia, fluttua e attende paziente il suo momento... Un racconto senza speranza, senza lieto fine, senza remore e falsi pudori, dove scienza e superstizione cercano di fondersi come il nero del protagonista e l'argento di sua moglie Nora sembrando a tratti insolubili e a tratti miscibili fino al doloroso epilogo quando tutto sembra finire come deve perché "tutte uguali sono le storie di cancro". Paolo Giordano ripercorre, in questo romanzo, le tappe di una vita coniugale che sembra andare in frantumi come il corpo della Signora A., tra abitudini consolidate e imprevisti che sono scogli insormontabili anche davanti ad una frittura di pesce della solita pescheria... Una crisi vissuta attraverso le gesta e le convinzioni di una governante d'altri tempi che la morte riesce a prendere con sé dopo tanto attaccamento alla vita, come l'erbaccia alla sua fenditura nell'asfalto. Ho riletto, a tratti, il Giordano dei numeri primi, ma con uno stile più confusionario che non rende pienamente giustizia a una storia che, in fondo, riesce a toccare gli animi più sensibili seppur nella sua brevità e durezza.
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12/11/2014 17:24:54
La scrittura di Paolo Giordano resta notevole e il suo talento stilistico eccezionale ed indiscutibile. Purtroppo però, in questo caso, la storia è davvero troppo debole e i personaggi evanescenti, piatti... E il risultato, purtroppo, è di una noia mortale.
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26/10/2014 15:39:26
Adoro la scrittura di Paolo Giordano, ma quest'ultimo libro è stato una delusione. Storia poco coinvolgente, a tratti noiosa. ''E' lo stesso autore dei precedenti due libri?'' Me lo son chiesto più volte nel corso della lettura.
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19/09/2014 10:39:41
Non trovo le parole adatte per descrivere la delusione che ho provato nella lettura di questo libro. Ma e' veramente lo stesso autore di "La solitudine dei numeri primi"?
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17/09/2014 13:48:51
Ho faticato a finirlo, meno male che ha solo 118 pagine!! Noioso. Che delusione
