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Una terra rosso sangue, il cuore nero del Salento. In un giallo sconvolgente e quanto mai attuale, Gabriella Genisi ci racconta il Salento oscuro delle superstizioni e delle notti della taranta. A farci da guida, una carabiniera indimenticabile.
Ulivi millenari dai tronchi contorti stavano come anime inquiete imprigionate al suolo, ammalate di un male ignoto e incapaci di liberarsi da quella morsa.
Nel cimitero di un paesino vicino a Lecce, terra incantata battuta dal vento e incendiata dal sole, viene profanata la tomba di Tommaso Conte, un ragazzo morto qualche anno prima per un sospetto incidente. Poco tempo dopo, lì vicino, vengono trovati due cadaveri: una ragazza di origini balcaniche dall'identità sconosciuta e la liceale Federica Greco, figlia di un senatore. Annegata sulla spiaggia la prima e impiccata a un albero la seconda. A indagare c'è il maresciallo Chicca Lopez, giovanissima salentina e carabiniera ribelle. Appassionata di moto e fidanzata con Flavia, una compagna piuttosto esigente che, come i più genuini mariti pugliesi, la aspetta a casa pretendendo la cena, Chicca ogni giorno lotta per farsi spazio in un ambiente di soli uomini come quello della caserma. Determinata, cocciuta, sfrontata, è alla ricerca della verità costi quel che costi, anche la vita. Cosa lega quei cadaveri e la serie di inspiegabili sparizioni degli adolescenti della zona? E chi è quella donna che si dice possegga gli antichi poteri delle macare, le streghe del Salento? Combattendo l'omertà di una comunità che non vuole incrinare l'immagine di terra da sogno, Chicca Lopez si troverà invischiata in una vicenda dai contorni sempre più inquietanti, tra rituali sanguinosi, magia e loschi traffici.
La Genisi di certo non scrive capolavori. Ma questo libro affossa notevolmente la sua fama. Ha voluto cambiare registro, ma non ci è riuscita. il libro è un rimpasto di più stili attaccati tra di loro in maniera grossolana. il focus antropologico è l'unico aspetto interessante del libro. Come anche per la Lolita anche per Chicca l'autrice calca troppo la mano sulla sessualità delle protagoniste. Anche basta!
Gabriella Genisi, che ama sperimentare, immaginare e creare nuovi personaggi, torna in Puglia a raccontare le sue storie gialle, ma questa volta in Salento e con una nuova protagonista: Chicca Lopez. Carabiniera, maresciallo, la giovane donna è appassionata di moto e fidanzata con Flavia, donna volitiva anche lei, non troppo felice della dedizione con la quale la sua campagna si dedica al suo lavoro. La storia narrata in questo romanzo è molto molto difficile da "digerire", intricata e cupa, svela le brutture dell'animo umano. Un giallo complesso, completo, un romanzo che si legge tutto d'un fiato.
Sono rimasta molto delusa. L'intreccio è troppo intricato e forzatamente complicato; lo stile - mai interessante - cambia spesso di registro, come se fosse scritto a più mani; le spiegazioni socio-antropologiche e storiche, di per sé interessanti, sono pedanti e noiose e soprattutto, non riescono mai a diventare parte del romanzo: sembrano francobolli appiccicati. Non leggerò sicuramente altri titoli della stessa autrice e se, come ho letto, ne gireranno una serie, me ne terrò ben lontana.
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