L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il mio primo Pamuk è stato Il mio nome è rosso: una lettura difficile, almeno per me, che ho portato a termine con pertinacia, ammirandone lo stile e l’inventiva. Anche la lettura di questo libro è stata faticosa, ma certo non per la difficoltà del linguaggio, o la complicazione della trama, o l’approfondimento psicologico dei personaggi: infatti il linguaggio è eccessivamente lineare, ripetitivo, certo coerente alla tipologia dei personaggi, che mi sono sembrati tutti affetti da un male di vivere neanche tanto strisciante che impedisce loro qualsiasi azione, e che rende il tutto molto piatto. Un libro soffocante, noioso, incomprensibile nel suo significato più vero, per lo meno per me.
Saga familiare turca interessante e appassionante. Il libro scorre bene, è piacevole e permette di ripercorrere i grandi cambiamenti della società turca.
Mi affaccio per la prima volta sull'opera del premio Nobel 2006 per la letteratura. Questo libro è il primo scritto da Orhan Pamuk ed è del 1982. L'autore ci racconta la storia della famiglia Isikci, dalla prima generazione rappresentata da Cevdet, passando attraverso i suoi figli Osman e Refik, fino alla terza generazione incarnata da Ahmet, Melek e Cemil. Il libro, per stessa ammissione dell'autore, trae ispirazioni da due storici romanzi: I Buddenbrook di Mann ed Anna Karenina di Tolstoj. Questo letterariamente parlando perché invece la storia familiare ricalca da vicino la storia della famiglia Pamuk. Identici sono i luoghi di Istanbul dove la storia si svolge e dove l'autore ha vissuto. Identico è l'ambiente ricco ed ampiamente influenzato dall'Europa in cui autore e personaggi sono cresciuti. Ed uguale è la concezione di Ankara, la capitale, che si ha nella realtà e nel libro. Contrapposta alla cosmopolita e più evoluta Istanbul, Ankara è vista come la culla del nazionalismo turco, incarnato dal potere militare che così spesso nella vita della Turchia è stato protagonista di colpi di stato. Assistiamo alla nascita dell'impero della famiglia Isikci con Cevdet, il capostipite, che ancora al tempo dei sultani all'inizio del ventesimo secolo fonda la sua piccola azienda. Alla sua morte i due figli ne prendono la guida e trasformano la piccola azienda in una grande fabbrica. I due lati opposti e contrastanti della Turchia, Istanbul/Ankara, Europeismo/nazionalismo, sono ben rappresentati anche all'interno della stessa famigli Isikci attraverso figli e nipoti. Insomma, pur essendo il primo libro di Pamuk, abbiamo qui non soltanto la storia di una famiglia turca ma soprattutto un complesso viaggio di quasi un secolo nella società turca e nei cambiamenti avvenuti al suo interno. Un ottimo libro con uno stile già molto forte. Sono curioso di proseguire nella lettura di questo autore per osservare l'evoluzione.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore