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L' ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai più ritrovato - Ermanno Rea - copertina
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L' ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai più ritrovato
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L' ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai più ritrovato - Ermanno Rea - copertina
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Descrizione


Il 15 aprile 1987, Federico Caffè esce di casa all'alba. Di lui non si saprà piú nulla, nonostante le minuziose ricerche di parenti, allievi e amici. Suicidio o ritiro in convento? Ma chi era Federico Caffè? Economista "disubbidiente"; teorico scontroso e problematico di un welfare state senza cedimenti a compromessi e clientele; "seduttore intellettuale" tutto dedito all'insegnamento e alla formazione dei propri allievi, fu il creatore di un laboratorio teorico da cui uscirono uomini capaci di pensare l'economia non come aggressività di un mercato senza controlli, ma come sistema razionale in grado di garantire anche i piú deboli. Ma il 15 aprile 1987 Federico Caffè era soprattutto un uomo solo. Ermanno Rea offre un romanzo-ritratto che ricostruisce con immediatezza e verità il contesto di una vicenda personale avvolta nel mistero, ma anche un pezzo della storia italiana in cui l'economia ha provato a pensare a un paese diverso. Al testo, pubblicato per la prima volta nel 1992, si aggiunge una nota dell'autore del febbraio 2008, "L'economista che visse due volte".
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Dettagli

2008
11 aprile 2008
290 p., Brossura
9788806193300

Valutazioni e recensioni

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Gadmed
Recensioni: 5/5

Un libro stupendo scritto con affetto e precisione investigativa . Ricostruisce una vita , ma soprattutto un carattere per gli Italiani. Una vita dedicata all' Universita' , alla Scienza , all'educazione dei giovani , lui padre di tantissimi giovani , non avendo potuto esserlo di un suo figlio.Una vicenda del Riformismo Italiano , cosi vicino alla soluzione dei problemi della Povera Italia , cosi lontano dai centri del potere, o cosi inviso o colpito a morte , come uno dei suoi piu' diletti Figli, Tarantini !! Una carriera certo difficile in Italia , contesa tra spiritualismi e sogni rivoluzionari , ma vissuta fino in fondo dal professor Caffe' ,con rigore e umanita' infinita , come testimoniano gli innumerevoli allievi sparsi nelle sedi piu'prestigiose del mondo.Con poesia e affetto Rea ricostruisce la caduta finale , la sconfitta (?) dell'uomo ormai dimesso dalla Universita' , tormentato dal non avere potuto incidere di piu' nella realta' Italiana.Ma se "time present and time past are both pheraps in present in time future ", come dice Eliot da lui amato , ecco il presente di oggi a testimoniare , in modo quasi indiscutibile , quanto fossero veri e profondi i suoi insegnamenti. Ecco il presente a convocare un suo allievo indiscusso , il Professor Draghi ,a chiedere di indicare un strada di uscita da questo momento durissimo , attingendo alla sapienza di quell'eredita'. La realta' si è incaricata di illuminare la storia di Caffe' e dare una conclusione aperta e fiduciosa al libro bellissimo di Rea. VOTO 10

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Cristiano Cant
Recensioni: 5/5

Mi piace omaggiarlo così Domenico Rea, scomparso ieri, da quest'altra vita bellissima, da questo libricino dove trovo due orecchie in alto nelle pagine, traccia di anni lontani che tornano a sfiorare lo sguardo con identica suggestione. Dolorante segnetto nel gioco della memoria, un quando che si riaffaccia commosso in periodi carichi di poesia. Dunque appena un timido omaggio in tre voci,nelle quali la mia sarà e varrà naturalmente meno di quella di un rozzo estensore che ricorda.Il caso Caffè, il mistero di quest'uomo straordinario, solo e incompreso, nel racconto di una biografia splendida, un tratteggio umano, declinante, geniale, reso con delicatissima forza di dettagli e grande fedeltà nel rinvenire le fonti.Vecchio tascabile Einaudi pag 59:"Nei suoi giudizi dunque non c'è mai violenza, soprattutto verbale.A volte affiora la sua stessa inclinazione a una certa ambiguità intellettuale, verso quell'inestricabile intreccio di contrari(o soltanto di diversi) che è la storia, fatta,come dice lui stesso, da anti padri che sono a loro volta figli e da tanti figli che sono a loro volta padri)".La parabola di quest'uomo nel quale scontrosità e mitezza erano forse lo stesso abito,integro nella sue ragioni,mai asservito,mai prono al trivio del potere.Magnifica la pagina nella quale Caffè è ormai lasciato solo nella stanza della facoltà di Economia:"In quella facoltà Caffè contava sempre di meno,vittima di quella brutale logica, imperante nelle università non meno che altrove,in base alla quale il valore di un uomo è soltanto una variabile del suo ruolo e della sua forza di contrattazione".Una fine triste, ma nel segno di un uomo più che raro,e un mistero che da lì in poi inizierà a renderlo ancora più unico. E quando mi chiedo cosa avrebbe pensato Caffè di quest'economia lercia e lacerata che domina questo tempo,forse riesco a capire il perché dei suoi presagi, della sua sparizione, del corteggiare l'ombra di una morte su cui nessuna luce può arrivare. Saluti Maestro Rea

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jubanne
Recensioni: 4/5

Libro veramente interessante. Di là dell'interesse per il personaggio che Federico Caffè è stato, il libro colloca bene il suo pensiero nel contesto socio-economico e storico di riferimento. Molto ben scritto.

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Conosci l'autore

Ermanno Rea

1927, Napoli

Ermanno Rea, nato a Napoli il 28 luglio 1927, ha lavorato come giornalista per numerosi quotidiani e settimanali. Ha vissuto a Milano e a Roma. Ha pubblicato numerosi libri, spesso basati su inchieste o fatti di cronaca, come Il Po si racconta e L'ultima lezione, quest'ultimo ispirato alla scomparsa dell'economista napoletano Federico Caffè. A questi titoli ne seguirono diversi altri: La dismissione; Rosso Napoli: trilogia dei ritorni e degli addii; La comunista: due storie napoletane; Il caso Piegari: attualità di una vecchia sconfitta; Il sorriso di don Giovanni. I suoi lavori giovanili in ambito di fotografia e reportage sono stati raccolti da Feltrinelli nel libro 1960, Io reporter.Rea è stato inoltre vincitore del Premio Viareggio nel 1996...

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