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Anno edizione: 2019
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In quest'opera in bilico tra ricostruzione storica e spy story, Miropol'skij dipana in maniera magistrale l'intricato viluppo dei complotti orditi e subiti da personaggi intenti a tramare fra luride bettole ed eleganti palazzi e, attraverso uno stile chiaro e coinvolgente, ci trascina in una delle cospirazioni più controverse e inquietanti di tutti i tempi, quella che decretò l'uccisione del "diavolo santo", Grigorij Rasputin.
Si scoprì che Griška non era un demone, ma un diavolo in carne e ossa. Che il semplice contadino, come un ragno, aveva intrappolato con la sua tela sia la famiglia reale sia i cortigiani e i ministri. Che stava modificando il paese a suo piacimento. Che con tutti i suoi problemi, la Russia era soggetta solo a Rasputin.
Nel gelido inverno russo del 1916, l'inconcludente ricerca di un uomo scomparso ha una macabra svolta quando le acque ghiacciate di un fiume ne restituiscono il cadavere deturpato. La polizia non ha dubbi: si tratta di Grigorij Rasputin. La condanna a morte del contadino, colpevole di una deleteria influenza politica e morale sullo zar e la moglie, era già stata idealmente decretata nelle piazze e nei salotti di Pietroburgo, ma la mano del boia che ha eseguito la sentenza è ignota. Inizia così, con il ritrovamento del corpo assassinato di Rasputin, un avvincente viaggio nel passato di questo enigmatico personaggio, che come un filo lega le persone, i luoghi e gli eventi che hanno cambiato per sempre le sorti della storia europea a partire dallo scoppio del primo conflitto mondiale. A essere in fermento non è solo il mondo militare, anche quello della cultura viene travolto dalla corrente futurista, in cui emerge l'estro poetico di un giovane Majakovskij, che con lo scorrere della narrazione mostra un'inarrestabile quanto compromettente passione per le donne. E mentre in ogni angolo d'Europa spie insospettabili e nobili esaltati congiurano nell'ombra, una delle dinastie più affascinanti e sfortunate, quella dei Romanov, mostra il proprio lato più intimo e umano, prima di cadere vittima dello spietato massacro che metterà fine al regno degli zar. In quest'opera in bilico tra ricostruzione storica e spy story, Miropol'skij dipana in maniera magistrale l'intricato viluppo dei complotti orditi e subiti da personaggi intenti a tramare fra luride bettole ed eleganti palazzi e, attraverso uno stile chiaro e coinvolgente, ci trascina in una delle cospirazioni più controverse e inquietanti di tutti i tempi, quella che decretò l'uccisione del "diavolo santo", Grigorij Rasputin.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’Ultimo Inverno di Rasputin” si presenta con un titolo altisonante, promettendo una discesa negli abissi oscuri dell’anima dell’uomo più enigmatico della Russia zarista. Ci si aspetta un affresco intenso, forse visionario, dell’ultimo atto dell’Impero russo. E invece ci si ritrova tra le mani un caotico agglomerato di avvenimenti, brandelli di storia e personaggi inseriti a forza, come se bastasse evocare i nomi di un’epoca per darle vita. La narrazione manca di direzione, si smarrisce in digressioni scollegate che non costruiscono alcuna tensione drammatica, né un minimo di coerenza storica o narrativa. Più che un romanzo, sembra un compendio raffazzonato, un collage mal riuscito di eventi che non riescono a dialogare tra loro. Quanto a Rasputin — il nome che campeggia nel titolo e che dovrebbe fungere da perno della vicenda — si rivela essere poco più di un espediente commerciale per l'acquisto del libro
Il titolo , letteralmente , è " 1916 guerra e pace " : sì tratta proprio di questo, di un racconto dal carattere storico geo-politico di un momento cruciale della Russia . Le vicende di personaggi realmente esistiti si dipanano in un sapiente intreccio ( non sempre efficace ) tra finzione e analisi storica accurata . Questa peculiarità " da bignamino" , rende il romanzo più interessante che piacevole.
Lettura pesante. Non sono riuscita a terminarlo. Il titolo trae in inganno poiché non solo di Raspuntin si parla ma di molti, troppi altri personaggi dell'epoca. Un più "moderno" guerra e pace, come da titolo originale.
Recensioni
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